Notte di violenza in un pub di piazza Campo dei Fiori. Dieci tifosi del Tottenham sono stati aggrediti intorno all’una e mezza da un gruppo nutrito di ultras della Lazio (il club inglese gioca stasera all'Olimpico per una gara dell'Europa League). Luogo dell'aggressione il locale "Drunken Ship". I tifosi biancoazzurri - tra i 20 e i 35 anni - sono entrati nel locale con il volto coperto da caschi, brandendo mazze da baseball, tirapugni, cinture e coltelli, scatenando una rissa. I dieci supporter del Tottenham sono stati medicati negli ospedali Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina e del San Camillo. Uno di loro, entrato con codice rosso, è ricoverato in prognosi riservata con l’aorta lesionata. La polizia ha fermato alcuni degli italiani coinvolti nella rissa.
Un testimone racconta che alcuni ultras erano incappucciati. Alcuni avevano bloccato l'ingresso impedendo di entrare e di uscire dal locale. Il pestaggio è durato alcuni minuti. Poi i teppisti si sono dati alla fuga per le vie del centro, lasciando per terra i loro "strumenti di lavoro". Le immagini del pub devastato dopo il raid notturno campeggiano su tutte le prime pagine dei siti internet inglesi. Quindici persone sono state identificate dagli inquirenti e due sono state arrestate. Si tratta di due ultras romanisti: Francesco Ianari (26 anni) e Mauro Pinnelli (25 anni). I due, individuati grazie alle immagini delle telecamere e incastrati da un fitto scambio di sms, sono accusati di rissa, lesioni pluriaggravate e tentato omicidio
Due teppisti sono stati arrestati con l'accusa di tentato omicidio. Si tratta di un 25enne e di un 26enne che fanno parte della tifoseria della Roma.
Aggressione a sfondo razziale?
Il Tottenham prende nome dall'omonima zona nell'estremo nord di Londra. Giocatori e tifosi sono soprannominati Spurs (speroni), dalla denominazione Tottenham Hotspur. Per manifestare il loro disprezzo le tifoserie avversarie li chiamano yids, con riferimento alla tradizione ebraica del club. Anche lo stadio del Tottenham, il White Hart Lane (dal nome della vicina stazione ferroviaria), costruito nel 1888 e inaugurato un anno dopo, sorge nel quartiere ebraico di Londra. L'aggressione a Campo dei Fiori potrebbe trarre origine dall'odio razziale che alcune frange estreme del tifo laziale nutrono nei confronti del Tottenham. Motivazioni, dunque, che non hanno nulla a che fare con lo sport. Anzi, in questo caso lo sport è solo un pretesto per scatenare l'odio.
Bbc: ipotesi antisemita
La Bbc, pur senza azzardare premature ipotesi, sottolinea come l’assalto ai tifosi del Tottenham potrebbe avere una matrice antisemita, per gli stretti legami tra gli Spurs e la comunità ebraica di Londra. Una pessima immagine della Roma calcistica (già ribattezzata dal Daily Telegraph "the stab city", la città degli accoltellamenti), che già nel 2006 - ricorda prontamente il sito del tabloid Sun - era stato teatro di una pugnalata, proprio nello stesso pub, ad un tifosi inglese alla vigilia dell’incontro tra Roma e Middlesbrough.
Tra le due tifoserie non c’è stata molta ruggine in precedenza tranne un episodio: nel match di andata a Londra, quando alcuni giocatori del Tottenham, Jermain Defoe, Aaron Lennon e Andros Townsend, furono bersaglio di cori razzisti.
Deputato inglese: a Roma sempre accoltellamenti
"Ogni volta che un club della Premier League gioca a Roma ci sono tifosi inglesi accoltellati". È molto duro il commento di David Lammy, parlamentare del collegio di Tottenham. "Ogni volta viene promesso che le cose cambieranno - fa notare Lammy via Twitter, poi ripreso dalla Bbc - ma poi non cambia mai niente e questi episodi si ripetono. Il mio pensiero va ai fans del Tottenham aggrediti, e feriti, la notte scorsa a Roma".
Lotito: i tifosi della Lazio non c'entrano
"I tifosi della Lazio non c’entrano niente con quello che è successo stanotte a Campo de' Fiori", dice il presidente del club biancoceleste Claudio Lotito. "Sui veri responsabili ci
saranno sorprese".
Ventimila euro di danni
Il titolare del pub, Marco Manzi: "Hanno distrutto tutto quello che hanno trovato, i danni al locale sono quantificabili in 20 mila euro. Io sono arrivato quando gli aggressori stavano scappando ma nel locale abbiamo trovato sampietrini, mazze, chiavi inglesi e bomboletti di spray urticante". Roberto, un altro socio del locale, aggiunge: "Io non c’ero, posso raccontare quanto mi hanno riferito: intorno all’una e trenta un gruppo di persone, tutti con volto coperto, sono entrati con bastoni, coltelli e hanno rapidamente aggredito i tifosi inglesi".
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