I profughi ubriachi fuori dai supermercati di Rovereto (provincia di Trento) fanno emergere alcuni dubbi alla Lega Nord riguardo ai buoni spesa elettronici adottati dall'unità operativa del Dipartimento salute e solidarietà sociale della Provincia e affidati ai migranti.
Soldi pubblici affogati nell'alcol
Secondo il leghista Maurizio Fugatti stando alle "segnalazioni pervenute, i presunti profughi acquisterebbero per lo più ricariche telefoniche e prodotti di certo non ritenuti prioritari, come gli alcolici". La lega fa notare come "dalla Vallagarina che alcuni profughi, già in stato di ebrezza, entrerebbero nei punti vendita e si dirigerebbero verso il reparto degli alcoolici per fare provvista". Insomma con la tessera elettronica fornita dalla Provincia i migranti comprano solo alcolici e altri oggetti futili.
"Ora, considerato che le ore della giornata dovrebbero essere impiegate nei corsi di lingua e in altre attività che esulino dal contesto del divertimento a maggior ragione se legato all’assunzione di alcoolici (considerato anche che questi soggetti sono mantenuti a spese dei trentini) e che le condizioni psicofisiche in cui versa il soggetto potrebbero maggiormente dar vita a risse, litigi e comportamenti violenti in generale - prosegue Fugatti - si ritiene doveroso un intervento da parte dell’Assessorato provinciale competente
affinché questa situazione cessi; anche per garantire sicurezza ai dipendenti dei supermercati che in diverse occasioni avrebbero subito aggressioni verbali da parte di questi soggetti", come riportato da La Voce del Trentino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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