Santa Croce, beffa dopo crollo "Non c'era una traccia di rischi"

"Nessun rischio". Parole che suonano come una beffa dopo la morte di un turista spagnolo all'interno della basilica di Santa Croce a Firenze

Santa Croce, beffa dopo crollo "Non c'era una traccia di rischi"

L'ultimo intervento una settimana fa: "Nessun rischio". Parole che suonano come una beffa dopo la morte di un turista spagnolo all'interno della basilica di Santa Croce a Firenze. Dopo l'incidente è il momento di accertare le responsabilità. La procura ha avviato un'inchiesta per omicidio colposo. E a parlare dell'aspetto sicurezza è il segretario generale Giuseppe De Micheli: "Il nostro è un complesso, che si estende per 11 mila metri quadri, è sempre aperto un cantiere per i lavori di manutenzione, ma soprattutto di prevenzione. Perché nulla è lasciato al caso, niente all’approssimazione per garantire una visita sicura a tutti", spiega al Corriere. Poi parla proprio degli ultimi interventi: "Io sono segretario generale da diciassette anni a non ho mai visto accadere nulla del genere. Poi non sta a me dare giustificazioni. Semmai è la sovrintendenza che deve dare un giudizio tecnico sul nostro operato. In ogni caso, c’è un’inchiesta e io non voglio assolutamente interferire. Naturalmente la tragedia di oggi ci obbliga a riflettere e cercare di capire come sia possibile che sia accaduta una cosa simile che, oltre che a una tragedia, ci appare una beffa del destino proprio per i controlli che in quella zona erano stati effettuati la scorsa settimana", ha affermato ancora De Micheli.

Insomma solo sette giorni fa erano stati effettuati alcuni interventi e nessuno aveva ravvisato il rischio di un cedimento. Ma il turista spagnolo di 52 anni ha trovato la morte colpito da un frammento di 40 centimetri per 40 che si è staccato da un cornicione.

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