C'è lo sciacallaggio contro Silvia Romano che è cosa vergognosa (come la pensiamo lo abbiamo ribadito più volte, non è il caso di tornarci) e - eccetto qualche caduta di un paio di marginali esponenti politici - è messo in atto da scalmanati confusi nel grande popolo del web. Non è bello, ma non è l'unico sciacallaggio in corso che dovrebbe indignare i ben pensanti. Ce n'è infatti un altro, altrettanto vergognoso ma più infido in quanto compiuto in guanti bianchi, e che per questo non desta scandalo né indignazione. È quello contro la Regione Lombardia, il suo presidente Attilio Fontana e il suo assessore Giulio Gallera, messi nel mirino dai giornali, dalla sinistra (che poi è la stessa cosa), da opinionisti e intellettuali non meno odiatori degli anonimi dei social. In un crescendo tale che ieri sui muri di Milano è apparsa l'enorme scritta Fontana assassino a firma Carc, i Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo. Parliamo di un gruppo marxista-leninista ritenuto tra i più pericolosi della violenta galassia extraparlamentare di sinistra.
Come spesso accade nella storia, la sinistra parlamentare e quella incline alla violenza vanno a braccetto. Auguro lunga vita a Fontana ma in un altro film - la dinamica di quello che sta succedendo ricorda la vicenda del commissario Calabresi, ucciso da uomini di Lotta Continua dopo una feroce campagna stampa di partiti, giornalisti e intellettuali in doppiopetto.
Fontana assassino scritto dai Carc è la sintesi non di quanto si legge sui social, ma di quello che ha letto su Raitre in prima serata Federica Sciarelli («In Lombardia si è consumato un genocidio sanitario»), di quello che ha detto in Parlamento il deputato Cinque stelle Currò («in Lombardia c'è stato il più grande fallimento della gestione sanitaria nella storia della Repubblica»).
Non importa che la Lombardia sia stata incolpevolmente l'epicentro di un terremoto, inutile dire che si è rialzata con le sue sole forze, che si è premunita da nuove sciagure costruendo a tempo record un ospedale copiato anche dai tedeschi. La Lombardia ferita va abbattuta perché rappresenta tutto ciò che sia la sinistra parlamentare, sia quei delinquentelli dei Carc invidiano e quindi odiano: efficienza, modernità, lavoro vero basato sulla meritocrazia, sicurezza, ricchezza.
La sinistra lombarda non solo ha sbagliato tutto (per Zingaretti, Gori e Sala
l'epidemia era poco più di un raffreddore), ma prestandosi a questo linciaggio tradisce prima di tutto i lombardi. E si fa complice di chi considera Fontana un assassino, cioè di una nuova stagione di odio e possibili violenze.
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