Sempre la solita propaganda

A sentire Conte e i rappresentanti della maggioranza giallorossa, gli italiani, stanno per essere sommersi da una pioggia di soldi sotto forma di sconti fiscali.

Sempre la solita propaganda

A sentire Conte e i rappresentanti della maggioranza giallorossa gli italiani stanno per essere sommersi da una pioggia di soldi sotto forma di sconti fiscali. Poi se uno va a guardare dentro scopri che in ogni provvedimento, varato o annunciato, c'è un trucco che ne vanifica l'effetto. In queste ore, per esempio, sentirete dire che il governo sta per abbassare del 20 per cento l'Imu, la tassa sulle case di proprietà. Ma non è così, o almeno non è detto che sarà così perché una decisiva postilla poco pubblicizzata dice che il governo non impone ma concede ai comuni la possibilità di abbassare la tassa in questione. E siccome i comuni hanno le casse vuote risulta difficile ipotizzare che ci sarà una corsa dei sindaci a cogliere l'opportunità.

Altro esempio riguarda il bonus per ristrutturare le case del valore del 110 per cento della spesa sostenuta. Questa elargizione avviene sotto forma di rimborso fiscale alla prima dichiarazione dei redditi non del proprietario (che in effetti non sborsa un euro) ma dell'impresa che svolge i lavori. La quale impresa, già probabilmente in crisi di liquidità, per anticipare tutti i costi deve rivolgersi evidentemente a una banca, e lì inizia il noto calvario burocratico per ottenere un prestito in tempi certi, soprattutto se non metti sul tavolo una serie infinita di garanzie.

Esattamente come per il bonus vacanze (che non è di 500 euro per chiunque guadagni meno di 40mila euro come strombazzato) per ottenere il quale il fruitore deve fare una lunga e complicata serie di passaggi e certificazioni che già scoraggiano i più. In ogni caso è l'albergatore a dovere anticipare le spese che sostiene per rifarsi poi sul fisco a fine anno. Risultato? Solo quattro albergatori su cento si sono detti disponibili ad accettarlo, del resto con le tasse che già pagano perché fare pure da bancomat per lo Stato?

Tutto insomma sembra costruito in modo talmente complicato per scoraggiare l'accesso di cittadini e imprese a teorici vantaggi economici. L'unica cosa semplice sembra essere la propaganda, lì questo governo è davvero bravo.

E dire che tempo fa Mattarella, evidentemente inascoltato, disse: «La comunicazione istituzionale non va in alcun modo confusa con la propaganda politica e non può ridursi all'esaltazione acritica dell'attività delle singole amministrazioni. Si tratta di rendere un servizio ai cittadini e non di farsi pubblicità.»

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