Bus, multe da 200 euro e rimborsi per i ritardi

I furbetti di bus e metro, ovvero quelli che prendono i mezzi pubblici senza pagare, vanno incontro a multe salate. Lo prevede la bozza del decreto sui servizi pubblici locali, che dedica diversi articoli al Tpl

Bus, multe da 200 euro e rimborsi per i ritardi

I furbetti di bus e metro, ovvero quelli che prendono i mezzi pubblici senza pagare, vanno incontro a multe salate. Lo prevede la bozza del decreto sui servizi pubblici locali, che dedica diversi articoli al Tpl. Per contrastare l’evasione nel settore del trasporto pubblico locale chi non "striscia" il titolo di viaggio va incontro a una sanzione pecuniaria da definire con legge regionale e dove la legge manca, si legge nella bozza, la multa "è pari a 60 volte il valore del biglietto ordinario e comunque non superiore a 200 euro".

Inoltre avranno più poteri e supporto i controllori su bus, tram e metro. Le aziende del trasporto pubblico locale per contrastare l’evasione nel settore potranno anche affidarsi a soggetti esterni "qualificabili come agenti accertatori", che, nei limiti del loro servizio, acquistano la "qualità di pubblico ufficiale". È quanto contenuto nella bozza del decreto sui servizi pubblici locali, testo unico attuativo della riforma Madia. Stando alla bozza, è previsto inoltre che il ministero dell’Interno possa mettere a disposizione "agenti ed ufficiali aventi qualifica di polizia giudiziaria, secondo un programma di supporto agli agenti accertatori" per periodi non superiori ai 3 anni e con copertura dei costi a carico dell’ente che fa la richiesta. Sempre al "fine di assicurare il più efficace contrasto al fenomeno dell’evasione tariffaria" possono essere utilizzate anche "le rilevazioni dei sistemi di video sorveglianza presenti a bordo dei veicoli e sulle banchine di fermata". E le registrazioni possono rappresentare "mezzo di prova, nel rispetto della normativa vigente in materia di trattamento dei dati personali, per l’identificazione di eventuali trasgressori che rifiutino di fornire le proprie generalità agli agenti accertatori, anche con eventuale trasmissione alle competenti forze dell’ordine". Infine arriva una stretta su corse cancellate o ritardi, a tutela dei pendolari e di quanti si muove con i mezzi pubblici.

Il diritto al rimborso del biglietti scatta dopo 30 mezz’ora se si tratta di mezzi pubblici cittadini o dopo un’ora se si allarga il raggio a livello locale. A meno che i problemi derivino da scioperi, calamità naturali o altri eventi imprevedibili.

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