La propaganda di guerra comporta smentite e fake news sugli attacchi in Ucraina. Nel pomeriggio di mercoledì 9 marzo è stato bombardato un ospedale pediatrico a Mariupol, nel sud-est dell'Ucraina. Un cumulo di macerie dopo essere stato colpito da un raid russo che ha comportato vittime e feriti. La notizia è diventata pubblica nel giro di pochi minuti e in breve tempo sui social ha fatto il giro la foto-simbolo di una donna incinta, che è diventata oggetto di propaganda e la cui veridicità è stata messa in forte discussione.
Alcuni account sui social hanno sostenuto che la donna rappresentata non sarebbe stata una vera vittima, ma una blogger di moda che addirittura sarebbe stata ingaggiata per una messa in scena. In mattinata è arrivata la notizia della morte della donna incinta che era stata fotografata mentre si teneva con le mani il grembo insanguinato. Davvero ci si può spingere fino a questa misura? Non esiste un limite alle teorie più strampalate in tempi di guerra? Si arriva sempre al complotto nonostante si hanno di fronte immagini terribili di civili uccisi e donne e bambini in fuga?
Su questo fronte si è innescato lo scontro nell'ultima puntata di Non è l'arena, con gli ospiti che si sono resi protagonisti di un acceso dibattito sulla veridicità delle immagini mostrate. Da una parte l'esperto di comunicazione Alberto Contri ha avanzato una serie di dubbi, ma va chiarito che non ha assolutamente negato la tragedia che si sta consumando in Ucraina. Però, avendo ricoperto il ruolo di presidente di Lombardia Film Commission, ha fatto una sottolineatura: "Una scena così, un set del genere lo monti in 2 ore. Non c'è nulla di oggettivo in queste immagini".
Del parere totalmente opposto il giornalista Luca Telese, che ha accusato Contri di non avere neanche una prova effettiva per dimostrare ciò che ha sostenuto. Per Telese è stata l'occasione per lanciare una bordata a Contri in chiave Covid-19, visto che più di una volta si è mostrato contrario al green pass: "Con la stessa stupidità con cui eravate no-vax adesso siete complottisti".
Contri ha rimarcato che in una guerra "ci sono balle da tutte le parti" e ha denunciato la tendenza a dare per vere le notizie che arrivano dall'America e a bollare come false quelle che provengono dalla Russia.
"Per me le raccontano bene tutti e due", ha aggiunto Contri. Che in precedenza aveva sbottato per essere stato interrotto mentre parlava: "Posso dire una frase intera, porca miseria, o no? Santo cielo. Dopo dite che parlo mezz'ora...".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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