Sequestri, minacce, estorsioni e traffico di droga. Erano queste le principali attività del clan mafioso Fragalà, attivo nell'area metropolitana di Roma e in provincia di Catania, smantellato questa mattina dai carabinieri del Ros, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma.
Secondo gli investigatori, il clan aveva creato "un pesante clima di intimidazione ai danni di commercianti e imprenditori locali, costretti a subire estorsioni attraverso attentanti dinamitardi e minacce". Ma gli affiliati non si limitavano a questo. Nel corso dell'operazione dei carabinieri, denominata "Equilibri", infatti, i militari dell'Arma hanno anche sventato un sequestro di persona, liberando l'ostaggo e arrestando gli otto rapitori. Le indagini hanno permesso anche di ricostruire e bloccare un traffico di droga, tra cocaina, marijuana e hashish, che dalla Colombia e dalla Spagna arrivavano in Italia, grazie ad alleanze con i gruppi mafiosi siciliani e camorristici.
Nel corso delle perquisizioni, oltre a droga e armi, è stato anche trovato e sequestrato un manoscritto componente la formula di affiliazione al clan. "Ne ho passato mura e muraglia a ogni passo ne scioglievo una maglia", recita la prima frse della formula, che i partecipanti al clan dovevano recitare, per entrare a far parte dei Fragalà. Il testo, scritto in stampatello, su un foglio di carta a righe, contiene anche numerosi errori di ortografia. La formula, continua raccontando la storia di sette "cavalieri di mafia" che "fecero un giuramento di sangue e lo depositarono in una damigianella fina e finissima e lo nascosero nella fortezza, guai chi lo scoprirà, da una a sette coltellate alla schiena verrà colpito, battezzo questo locale come lo battezza Salvatore Fragalà, La Scimmia. Se loro lo battezzano con fiori, catene, camicia di forza e ferri, alzo gli occhi al cielo vedo una stella volare con parola d'omertà".
Poi, la formula passa alla "votazione sull'amico" e al giuramento: "Se prima lo conoscevo come giovane onorato, da oggi in poi lo conosco come picciotto e mafioso, giura di dividere centesimo per millesimo a questa società e guai se porterà infamità, sarà a discarico della società e a carico del compare, a questo punto faccio il giuramento di sangue, bacio la fronte a tutti i componenti di cui sono presenti a tavola, ci devono essere un fazzoletto di seta annodato un coltello e l'immaggine di San Michele Arcangelo e si fà presente che un nuovo mafioso è tra noi e si lavora".
Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha commentato l'arresto dei membri del clan Fragalà, ringraziando le forze dell'ordine: "I carabinieri del Ros, coordinati dalla
Dda della capitale, hanno fatto pulizia con un duro colpo al clan mafioso Fragalà. E' una notizia che fa cominciare bene la giornata". Poi, Salvini ha aggiunto: "La lotta ai criminali non si ferma mai".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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