Politica, magistrati e banche hanno "stufato" gli italiani, ormai sempre meno innamorati dell’idea di "Stato". È la fotografia scattata dall’ultima indagine demoscopica condotta da Demos e realizzata per La Repubblica. Un'analisi che conferma un trend già noto: il distacco dalle istituzioni. La fiducia nello Stato, infatti, secondo il sondaggio, scende di sette punti percentuali rispetto al 2018, crollando a un risicato 22%.
E Camera dei deputati e Senato della Repubblica? Fanno ancor peggio. Si, perché il lavoro del Parlamento è preso positivamente in considerazione appena da quindici italiani su cento (l’anno passato erano diciannove su cento). Mentre il lavoro dei partiti tradizionali viene stimato da un risicatissimo 9%. Numeri che non possono certo far contenta la politica tricolore.
I dati raccolti dall’istituto di ricerca politica e sociale raccontato, di fatto, che oggigiorno gli italiani si fidano più delle forze dell'odine e del Santo Padre, che dei politici. Motivo per il quale anche se cresce la voglia di partecipare alla vita politica (intesa in senso lato), la tendenza è quello di farlo, ma al di fuori dei partiti.
Infatti, se da un lato cala sensibilmente la fiducia verso i politici, dall'altro cresce l’impegno a livello sociale, proteste di piazza incluse. Ciò che ora come ora mobilita "in massa" i cittadini sono tutte quelle cause di interesse comunque, per non dire globale, come ambiente e clima. Infatti, se fino a tre anni fa alle manifestazioni di piazza contro qualcuno o qualcosa vi aveva preso parte appena il 14% degli italiani, oggi questa percentuale si è accresciuta fino al 23% (+9%).
Forse un po' a sorpresa, in cima alla classifica della fiducia, ecco che fanno capolino le forze dell'ordine con il 73%, "riflesso della diffusa domanda di sicurezza che pervade il Paese". Appena sotto Polizia, Carabinieri…ecco la figura del Papa, comunque in calo (seppur di poco) al 66%, contro il 72% del 2018 e il 77% del 2017 (ma dieci anni fa tondi-tondi, nel 2009, questa percentuale si fermava al 54%).
Terzo gradino del podio di questa graduatoria "speciale" ecco il presidente della Repubblica, il cui gradimento – registra Demos – si conferma "alto e costante".
Scendono
invece banche e banchieri, così come i magistrati, attori della Giustizia Italiana (e spesso pure della politica), e anche le associazioni sindacali, le cui firme vengono stimate da un italiano su quattro (23-24% circa).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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