Bisogna appostarsi, perché l'ora cambia ogni sera. Un signore démodé arriva e accende un primo lampione a gas, poi altri 100 circa installati dal 1846 - e ancora in attività - a Breslavia. E attenti a dove mettete i piedi, perché potreste imbattervi in uno dei quasi 300 gnomi in bronzo, intenti a lavori diversi e alti 30 cm, che negli anni hanno invaso le strade della città polacca, e il cui iniziale significato di protesta politica si è perso. Siamo in un luogo speciale, distrutto nel '45, ricostruito con cura filologica, abitato da studenti - che affollano le infinite facoltà derivate dalla «costola» dell'Università fondata nel 1702 da Leopoldo I d'Austria - regalandogli un'allure internazionale vivacissima.
Il fiume Odra ne ha fatto un mosaico di 12 isole, ma non ci si accorge, perché sono circa 130 i ponti che le avviluppano. Tutto è iniziato nel XI sec. sull'isola Ostròw Tumski, dove svettano le 2 torri (splendida vista dalla sommità) della cattedrale S. G. Battista, la prima in mattoni della Polonia. Dietro, l'unica chiesetta romanica rimasta e poi l'ingresso all'ottocentesco Giardino Botanico. Ovunque ponti in legno e ferro battuto, come quello a fianco di un mulino in disuso. Originale il barcone ormeggiato sul fiume, ora ristorante Barka Tumska (sui 18 euro). Da prendere la motonave che scorre lungo l'Odra.
Con un ipotetico compasso tra le mani, punta infissa sull'isola, a est ecco i quartieri Olbin, in stile modernista, e Sepolno, fine '800. Imperdibile la Sala del Centenario (tel. +48.713475047), di Max Berg, circolare, la prima in cemento armato, acciaio, vetro, 60 m d'h., 150 di diametro, aria condizionata! E' stata edificata nel 1913 per l'Esposizione Universale. Con vista sulla fontana zampillante, il bistrot Pergola, luminoso (sui 15 euro), offre un'ottima cotoletta impanata. I quartieri Piekna H. e Nadodrze, a ovest della Cattedrale con palazzetti '800-900, saranno - come altri - oggetto di recupero nel 2016, quando Breslavia sarà Capitale Europea della Cultura con manifestazioni di respiro internazionale (www.wroclaw2016.pl).
Sull'altra sponda dell'Odra, brilla ulteriore vita. Subito Hala Targowa, il mercato alimentare coperto ad archi ellittici. Panorama Raclawicka, una tela circolare, avvolgente, di 15x140 m dipinta nel 1893 per rievocare una battaglia vittoriosa, è «effetto cinema» ante-litteram, una rarità. Sull'Odra si specchiano il Museo nazionale; l'Ossolineum, opere grafiche e manoscritti pregiati; la barocca Università con il capolavoro dell'Aula Leopoldina, trionfo di stucchi e affreschi, e la Torre Matematica (qui scorre il 51° parallelo): dalla terrazza, la città bucata da cuspidi, campanili e dalla Sky Tower, 212 m. Usciti, la più bella chiesa barocca del Centro Europa, il S.S. Nome di Gesù con affreschi, pitture come marmi, organo e putti musicanti. Nell'allegro quartiere universitario in ul. Kuznicza, al 29 l'ex teatrino déco, ora caffè Kalambour; al 56 il cappellaio Grajewski; in ul. Szewska 64 una libreria antiquaria e al 10 Antyk, porcellane e mobili di Slesia.
Le strade di Stare Miasto, la Città Vecchia, confluiscono sulla piazza del Mercato (Rynek), quasi 8 ettari, un ricamo di palazzi con facciate d'oro, stucchi, trompe-l'oeil, fregi, dal gotico all'art nouveau. In mezzo, il municipio d'impianto medievale. Intorno, ristoranti chic come Karczma Lwowska, tavola galiziana, piatti alla brace cucinati a vista e le migliori vodke. Sul lato nord-ovest, al 20 di ul. Kielbasnicza, spicca un palazzo del XIV sec., rimaneggiato con eleganza, Art Hotel (arthotel.pl, da 155 euro), 4 stelle con un'ottima cucina polacca (sui 28 euro). Stare Jatki, l'antico vicolo dei macellai - una statua in onore delle vittime: polli, conigli, maiali, oche - offre atelier creativi per uno shopping non banale. Sull'ul. Swidnicka, che sbocca alla Stazione Ferroviaria, neogotica, interni smaglianti, s'incontrano - anche sulle vie laterali - i teatri: Opera, neoclassico; Capitol, secessionista; Lalek, tardo-barocco.
Il centro commerciale Renoma ha una rara facciata del '30 con «tessere» porcellanate. La piscina pubblica, fine '800, è un'esplosione di vetrate, policromie, mosaici, colonnati. Ma le sorprese a Breslavia non finiscono mai. Informazioni: www.polonia.travel/it.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.