Procurava i clienti alla figlia di 13 anni e la faceva prostituire: in cambio chiedeva soldi, telefonini, tablet o uscite super pagate.
"Domani sera puoi fare sesso con me e anche con mia figlia. Poi le compri qualcosa o la porti fuori così è contenta": a giugno 2015 i carabinieri hanno trovato questo sms e dal quel momento hanno indagato su una donna che faceva prostituire la figlia con i suoi stessi clienti. La donna ha 37 anni e da tempo fa l'accompagnatrice di uomini. "Questa professione" così redditizia è stata imposta anche alla figlia che a soli 13 anni ha dovuto avere i primi rapporti sessuali.
In cambio la madre, una donna di origini cubane ma da tempo residente a Roma, assicurava alla ragazzina uomini belli fra i 20 e 30 anni. Uomini disposti a pagare un'adolescente, che dovrebbe essere a scuola, pur di fare sesso. Ora questa donna è stata scoperta e con lei sono saltati fuori tutti i giri loschi che hanno distrutto anche la figlia.
Oggi i carabinieri l'hanno arrestata e l'hanno accusata di sfruttamento della prostituzione. La povera figlia è stata affidata al compagno della donna e le hanno anche affiancato un tutore per evitare che la ragazzina possa avere ricadute psicologiche. Gli inqurenti e gli agenti, dopo una serie di indagini, sono riusciti a ricostruire piano piano sia il ruolo della 37enne sia quello della 13enne.
Come scrive il Corriere della Sera, la madre faceva da promotore. Chiamava o spediva messaggi ai suoi stessi clienti per offrirsi e offrire la figlia agli uomini. Una volta orgnizzati gli incontri, stabiliva il compenso per la baby squillo e poi se ne andava lasciando la piccola in mano a queli orchi. La donna non chiedeva soltanto soldi, ma anche cellulari di ultima generazione, tablet, computer e uscite pagate.
Il magistrato nella fase iniziali delle indagini (ricordiamo che i fatti risalgono a giugno 2015 ndr) aveva proposto l'arresto anche per due clienti con cui la tredicenne aveva fatto sesso più volte. Ma ora la richiesta è stata respinta perché i fatti risalgono allo scorso anno e adesso il pericolo è passato. Nel corso dei numerosi accertamenti è emerso che gli uomini coinvolti nel giro di prostituzione sono più di una decina e frequentavano gli stessi posti della madre.
La tredicenne, nell'ultimo anno, ha tracciato una serie di identikit
che ora possono essere d' aiuto per arrivare ad una risoluzione del caso al 100%. Domani la madre verrà interrogata perché gli inquirenti devono ancora capire alcuni dettagli di questa terribile vicenda.
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