Stop alle tavolate: al ristorante solo in quattro

Niente tavolate illimitate, nemmeno in zona bianca: anche nelle regioni con meno rischio permane il tetto massimo di persone allo stesso tavolo

Stop alle tavolate: al ristorante solo in quattro

Il ministero della Salute ha chiarito le linee guida per il ristorante e dato maggiori spiegazioni sulle nuove direttive: "Nelle attività dei servizi di ristorazione, il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi". Quindi il limite delle quattro persone seedure allo stesso tavolo in riatorante resta sia nelle regioni in giallo che in quelle in bianco.

Una precisazione da parte del ministero della Salute che arriva dopo giorni confusi di interpretazione delle nuove disposizioni adottate per favorire le riaperture. In un primo momento, infatti, sembrava che in zona bianca cadesse il limite delle quattro persone sedute allo stesso tavolo in ristorante, sull'onda della mentalità aperturista che favorisce il turismo. Ma dopo vari rimbalzi tra i ministeri è quello della Salute a specificare che al momento non si potrà ovviare a questo limite.

"Mentre il #ddlZan consente che si dichiari la propria identità di genere giorno per giorno, il ministero della Salute si interessa al nostro stato civile sera per sera: per mangiare nei #ristoranti in più di 4 bisogna ancora essere conviventi. Basta regole inutili COVID19", ha scritto su Twitter il deputato di Forza Italia Luca Squeri.

Da oggi, anche nelle zone gialle, sarà possibile usufruire dei servizi di ristorazione anche al chiuso. Un passo avanti importante in ottica riaperture, che permette a moltissimi locali del nostro Paese di rialzare le saracinese dopo lunghi mesi di chiusure. Resta l'obbligo di indossare la mascherina all'interno dell'area ristorazione, sia interna che esterna, quando ci si alza dal proprio tavolo, ma non quando ci si accomoda al proprio posto. I ristoratori sono tenuti a disporre i tavoli in modo tale che tra i clienti seduti a tavoli diversi vi sia almeno un metro di distanza. La misura minima può essere ridotta solo in presenza di dispositivi di protezione, a patto che questi non influiscano sul ricircolo dell'aria.

Insieme ai ristoranti al chiuso, da oggi anche i bar potranno riaprire completamente ai loro clienti, permettendo la consumazione al bancone. Ovviamente permane l'obbligo di mantenere la distanza di sicurezza di un metro tra un cliente e l'altro e, se non sono presenti tavolini, è necessario il contingentamento degli ingressi.

Intanto nelle regioni bianche è caduto il coprifuoco, che permette ai ristoranti di proseguire l'attività di servizio ai tavoli ben oltre le ore 23, garantendo la totale libertà.

Finora sono solo tre le regioni nelle quali non è più in vigore il coprifuoco (Sardegna, Molise e Friuli Venezia-Giulia) ma già da lunedì anche altre regioni scenderanno nella fascia di minor rischio epidemiologico. La previsione è che per fine giugno tutta l'Italia sia in zona bianca, anche se il coprifuoco dovrebbe decadere già dal prossimo 24 giugno anche nelle regioni in fascia gialla.

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