Strage di Erba, indagato Azouz: calunnie verso Olindo e Rosa

Azouz Marzouk avrebbe accusato ingiustamente i coniugi Romano di aver fatto confessioni mendaci: Olindo e Rosa sono in carcere in quanto, secondo la giustizia, sono autori della strage di Erba perpetrata nel dicembre 2006

Strage di Erba, indagato Azouz: calunnie verso Olindo e Rosa

Azouz Marzouk risulta essere indagato per aver ingiustamente calunniato i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, autori secondo la giustizia della strage di Erba del 2006. Questo è avvenuto nel corso della sua istanza di revisione della sentenza di condanna all'ergastolo per la coppia, presentata lo scorso aprile. Azouz, che nel corso della strage perse moglie, figlio e suocera, aveva messo in dubbio la colpevolezza di Olindo e Rosa, ma in tal modo avrebbe tecnicamente affermato che i coniugi Romano dichiararono informazioni mendaci.

Come leggiamo dall'Ansa è stato il pm Giancarla Serafini a chiedere il rinvio a giudizio per Azouz Marzouk. L'uomo avrebbe incolpato ingiustamente Olindo e Rosa del reato di autocalunnia, nonostante fosse consapevole della loro presunta innocenza. Questo nonostante in un primo momento lo stesso Azouz avesse ammesso la colpevolezza dei coniugi Romano in seno alla strage di Erba, che vide la morte di quattro innocenti "con dichiarazioni rese in sede di interrogatorio il 10 gennaio 2017 dinanzi al pubblico ministero della Procura di Como". Dopo quanto avvenuto, Azouz rischia ora di dover affrontare un processo a suo carico.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, l'11 dicembre 2006, Olindo e Rosa uccisero a colpi di martello e a sprangate Raffaella Castagna, il figlioletto Yousseff, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Scampò miracolosamente alla morte il marito di quest'ultima, Mario Frigerio, i cui aggressori credettero morto. L'uomo si salvò grazie ad una malformazione congenita alla carotide.

Subito dopo la strage, l'abitazione teatro del delitto fu data alle fiamme dagli stessi assassini. I coniugi Romano sono stati dichiarati definitivamente colpevoli dei precitati omicidi dalla corte suprema di cassazione di Roma in data 3 maggio 2011. Rosa e Olindo stanno attualmente scontando la pena dell'ergastolo.

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