Studentessa stuprata dal medico: "Mi metteva una pallina in bocca per non urlare"

La giovane africana era stata salvata dalla strada dal medico. L'uomo l'aveva portata a Perugia per farla studiare. Poi è nata una relazione, ma lui si è trasformato in un orco

Studentessa stuprata dal medico: "Mi metteva una pallina in bocca per non urlare"

Il medico marchigiano aveva portato in Italia la ragazza africana per farla iscrivere all'università, poi le cose hanno preso una brutta piega: l'uomo ha iniziato a violentare la donna e l'ha resa la sua serva.

"Data la differenza d'età ho fatto sapere alla mia famiglia che lo stavo frequentando perché mi avrebbe aiutato ad iniziare l'università in Italia - ha raccontato la giovane africana in questura -. Tra me e lui, poi, è nata una relazione e gli volevo molto bene, a prescindere da tutto quello che aveva fatto per me. Poi è iniziato l'incubo. Ogni giovedì sera dovevo andare da Perugia a Macerata per pulire la sua seconda casa. Mi faceva trovare un foglietto con tutte le commissioni che dovevo fare".

Ma non ci sono solo lavori domestici nella storia della ragazzina. La giovane di origini africana, dopo essere riuscita a denunciare il tutto, ha confessato che il medico la usava come una schiava. "Arrivava nell’appartamento pretendendo contro la mia volontà di trovarmi nuda, per poi fare sesso - continua la ragazza come riporta ilMessaggero - . Abusava di me, del mio corpo e della mia persona. Durante gli stupri, teneva la televisione al volume massimo per coprire il mio pianto e le mie urla. Oppure mi metteva una pallina in bocca. Mi legava con dei cinturini e con un frustino mi colpiva".

Solo poco alla volta la donna ha trovato il coraggio di denunciare l'orco e lo ha portato in Tribunale.

La sua deposizione è tutta scritta e per il momento il giudice ha richiesto un rinvio a giudizio nei confronti del medico marchigiano. Ora, la ragazzina si dice fiduciosa nella giustizia e spera di lasciarsi tutto alle spalle nel minor tempo possibile.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica