Che non sia un giorno come tutti gli altri in Sicilia, ben lo si intuisce oltrepassando la barriera di Catania Nord lungo l’autostrada A19: dal capoluogo etneo fino allo svincolo di Giardini Naxos non c’è cavalcavia che non sia presidiato da forze dell’ordine e da forze di sicurezza; fino all’hinterland catanese è possibile scorgere i lampeggianti delle auto ordinarie della Polizia, subito l’ingresso nella provincia di Messina gli svincoli sono invece presidiati dalle camionette dell’esercito. Il G7 ha aperto ufficialmente i battenti alle 11:30, quando tutti i capi di Stato e di governo delle sette potenze industriali più importanti si sono incontrati presso il Teatro Greco di Taormina, ma i preparativi per l’inizio ufficiale dell’incontro sono riscontrabili già alle prime ore del mattino: accedere nella ‘perla dello Ionio’ è impossibile, la stampa viene subito fatta accomodare negli hotel della sottostante Giardini Naxos ed in particolare presso l’Hilton in cui è stato allestito l’International Media Center. Tra città blindate e cittadini in attesa Il segnale definitivo del via al G7, arriva da un tassista di Taormina che, mestamente, torna indietro con i turisti a bordo nella zona dell’albergo dove vi è il punto stampa più vicino alla zona dove vi sono i sette leader: strade sbarrate anche nella periferia della cittadina messinese, tutto chiuso e niente più accessi. E’ in quel momento che la perla dello Ionio intuisce di essere definitivamente entrata nel momento più atteso oramai da diversi mesi, da quando cioè è stata resa ufficiale la sua designazione quale sede dell’evento: il traffico è ben sostenuto nelle vie d’accesso al centro storico, ma sono solo mezzi della Polizia o dell’esercito che perlustrano la zona o che trasportano membri dello staff da un punto all’altro dei luoghi nevralgici del G7. Anche il rumore di sottofondo, contribuisce a far intuire ai cittadini che l’ora X è definitivamente scattata: almeno quattro gli elicotteri sopra i cieli di Taormina a partire dalle 11:30, mentre sullo sfondo è possibile scorgere diverse navi militari che pattugliano le coste della Sicilia. I cittadini sono in attesa: attività chiuse, negozi con saracinesche abbassate, la quotidianità di Taormina sospesa mentre il mondo inizia a guardare i leader passeggiare all’interno del teatro Greco. La situazione non cambia a Giardini Naxos, anche se la distanza di almeno venti minuti di bus navetta dalla sede dell’evento rendo meno tesa l’aria e permette maggiore possibilità di movimento; i locali sono qui in attività, anche se non vi sono turisti ma solo i ragazzi e le ragazze della sicurezza che hanno appena finito il loro turno di guardia a Taormina od all’ingresso della cittadina costiera. Il segno più tangibile della vicinanza del G7 in corso, è data dai metal detector posti all’ingresso degli alberghi: anche con pass al collo, addetti ai lavori e giornalisti per recarsi al punto stampa devono passare i controlli, nulla viene lasciato al caso; intanto, sui monitor, le porte del palazzo dei Congressi di Taormina iniziano a chiudersi, i leader sono attorno al tavolo ed i cittadini aspettano la prosecuzione del vertice. Gli umori dei cittadini A Taormina è difficile vedere persone in giro, solo qualche motorino di alcuni ragazzi che con fare curioso si sono avvicinati alla ‘zona rossa’, sotto ovviamente l’occhio delle forze dell’ordine; a Giardini invece, è possibile scorgere un minimo di normalità: alcuni approfittano della chiusura degli uffici per correre sul lungomare, i ristoratori sperano invece di intercettare la gran parte dei membri delle forze dell’ordine e della stampa per non danneggiare troppo gli affari. Pur tuttavia, sono proprio i commercianti di Giardini Naxos ad avere maggiormente paura: “Domani chiuderò – afferma il titolare di una tabaccheria – Qui vicino passerà il corteo dei manifestanti ed ho paura di subire danni”. C’è anche un’ordinanza del Sindaco che invita alla chiusura, nel casello autostradale una scritta indica che sabato fino alle 21:00 è sconsigliabile recarsi nella cittadina costiera sotto Taormina, è proprio la manifestazione a destare maggiore preoccupazione. Il corteo, che partirà alle 15:00, sarà lungo un percorso concordato nei giorni scorsi con le forze dell’ordine; proprio mercoledì, presso la Prefettura di Messina, sono stati discussi gli ultimi dettagli, con gli organizzatori che promettono l’assoluta volontà pacifica dei partecipanti.
Forse le scene ancora ben fresche nella memoria di quanto accaduto a Genova del 2001, così come lo spauracchio della presenza dei black bloc in simili manifestazioni, alimentano tra i cittadini alcuni importanti timori; pur tuttavia, questo primo giorno di G7 sembra scorrere via tranquillamente, i militari per le strade ed i metal detector vengono sì notati ma la situazione non appare eccessivamente tesa. La Sicilia saluta, in tal maniera, le prime ore di uno degli eventi più importanti mai ospitati nel suo territorio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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