Taranto, trasferiti i due preti che non lavarono i piedi agli immigrati

Il caso scoppiato, giovedì santo, nella chiesa San Michele di Manduria

 Taranto, trasferiti i due preti che non lavarono i piedi agli immigrati

Due giorni di preavviso per lasciare Manduria, oggi. È l’epilogo, stando alle notizie di stampa, della vicenda dei due preti pugliesi che la sera di giovedì santo si sono rifiutati di officiare il rito della lavanda dei piedi ad alcuni immigrati. Uno dei due l'aveva proposto, l'altro si è rifiutato: il lavaggio non s'ha da fare.

Ed è scoppiato il caso con il corollario di accuse razziste. Così per colpa della “lavanda della discordia”, come è stata definita dal “Nuovo Quotidiano di Puglia” che ne ha dato notizia, i due religiosi sono stati trasferiti: uno nel convento di Saviano a Napoli e l'altro a Vicenza. Oggi il giorno della partenza. Padre Gabriele Meccariello, 76 anni di età, di cui quarantanove di sacerdozio, ironia della sorte, lascia proprio il giorno dell'anniversario di apostolato. Di Padre Leonardo Demaglie, invece, si hanno meno notizie.

Ma una cosa è certa, anche lui ha molti anni di sacerdozio alle spalle. Questo però non è valso a nulla. Non si possono, evidentemente, avanzare diritti di anzianità in casi come questo. Secondo quanto si legge ancora sul “Quotidiano”, appena ha finito di officiare messa, padre Gabriele, ha raccolto i suoi fedeli per dare l’annuncio: "Dopo 25 anni non potrò più celebrare messe qui, né confessare" avrebbe detto. A decidere le sorti dei due preti il governo dei Servi di Maria. La notizia è arrivata come una doccia fredda, giovedì 5 aprile.



A partire da oggi la chiesa di San Michele Arcangelo di Manduria sarà gestita momentaneamente da un delegato della diocesi di Oria (Manduria, in provincia di Taranto, dipende dalla diocesi di Oria in provincia di Brindisi) fin quando non verrà nominato un nuovo sacerdote che prenderà il posto dei due destituiti. Una storia che non mancherà di alimentare ancora strascichi polemici.

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