Anche i rifugiati provenienti dall’Ucraina devono pagare la tassa di soggiorno. E un imprenditore locale costretto a mettere soldi di tasca propria per sopperire a una “dimenticanza” del Comune di Praia a Mare (Cosenza), ridente località dell’Alto tirreno cosentino, da decenni meta privilegiata per centinaia di turisti russi e oggi luogo di accoglienza per diverse decine di profughi in fuga dalle bombe di Putin.
La denuncia è di Matteo Cassiano, imprenditore calabrese, tra i primi ad offrire ospitalità, mettendo a disposizione le proprie strutture ricettive a quanti hanno perso molto, se non tutto. Una iniziativa realizzata in collaborazione con un portale di prenotazioni online, a cui Cassiano ha subito aderito. "Un’ospitalità a titolo gratuito, com’è giusto che sia, in un piccolo paese che si è prodigato ad elargire aiuti a 360 gradi”, spiega Cassiano. “Ma il Comune di Praia a Mare - aggiunge - non ha previsto nello statuto della tassa di soggiorno l’esenzione per chi si trova in questa situazione, cioè i rifugiati di guerra”. Un’imposta che ammonta a un euro per ogni stella (a notte, a persona).
Al momento del check-out gli addetti si sono resi conto dell’assenza della voce specifica e, quindi, gli ospiti avrebbero dovuto pagare tre euro a testa. “Sarebbe stato imbarazzante richiedere a queste persone il corrispettivo della tassa di soggiorno che è stata comunque versata a titolo personale”, denuncia l’imprenditore, che in vista dell’ipotetico prolungamento dell’emergenza umanitaria, il 4 aprile scorso ha fatto presente al Comune di Praia a Mare e all’ufficio di Polizia Municipale “questa imbarazzante condizione”, chiedendo di risolvere l’anomalia. “Una richiesta – ha puntualizzato - esposta con carattere di urgenza perché la questione umanitaria è in costante divenire e non aspetta la burocrazia. Ad oggi non ho ancora ricevuto formale riscontro, ma credo fortemente nella buona fede degli amministratori comunali e che il mancato inserimento di tale voce sia stata solo una dimenticanza alla quale suggerisco di rimediare al più presto”, ha spiegato Cassiano.
Che ha poi concluso: “Non per polemizzare o strumentalizzare la situazione, ma una modifica urgente allo statuto della tassa di soggiorno nei confronti dei rifugiati è quantomeno doverosa per un Comune che si è messo a disposizione ad accogliere queste persone. Spero che il mio invito sia ben accetto e che anche i miei colleghi possano usufruirne per continuare a dare ai profughi sostegno, calore e dignità”.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.