Sale la tensione a Rocca di Papa. Qui i cittadini hanno accolto i migranti sbarcati dalla Diciotti che la Chiesa cattolica ha deciso di accogliere dopo un accordo con Matteo Salvini. Nel Comune dei Castelli romani i 100 immigrati provocano però reazioni opposte e tensioni.
Un gruppo di persone, infatti, ha esposto dei cartelli "welcome" destinati ai rifugiati in arrivo. Ma subito sono arrivate le contestazioni di altri cittadini che non voglio vedere immigrati nelle loro strade. Per alcuni minuti sono volati insulti tra le parti e scambi di idee contrapposte. "Fascisti, carogne, tornate nelle fogne", hanno intonato le persone presenti sul posto per sostenere l'arrivo dei migranti (guarda il video). Uomini e blindati delle forze dell'ordine presidiano l'ingresso della struttura: un primo bus di immigrati è arrivato in tarda serata, l'altro invece ha avuto un guasto e farà il suo ingresso nella struttura solo a notte fonda. Dai presenti si sono levati anche alcuni insulti e cori di scherno contro il sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini, presente nel giardino interno della struttura.
"Qui si troveranno per pochi giorni, forse solo 48 ore prima di andare in altre destinazioni dove invece intraprenderanno il loro percorso di accoglienza ed integrazione vero e proprio", ha detto padre Aldo Buonaiuto, sacerdote della comunità Papa Giovanni XXIII fondata da Don Oreste Benzi. "Queste persone hanno bisogno di un poco di tranquillità - ha aggiunto - la chiesa farà del tutto per fargli iniziare un percorso di integrazione. L'accoglienza è super organizzata, è un centro già attivo che ospita 350 ospiti di 34 nazionalità diversa, in contatto con la Prefettura. Stasera riceveranno un kit di prima accoglienza con vestiti e rifocillarsi, parleranno con dei mediatori culturali. Dopo questo primo approcci gli verrà spiegato il loro trasferimento successivo".
Alcuni cittadini si erano detti preoccupati che con l’arrivo in città dei migranti della Diciotti potessero arrivare pure delle malattie: "Non ci sono particolari patologie tra di loro se non alcune malattie
che si possono curare in modo immediato – ha detto Bonaiuto - Ci sono comunque medici specializzati per chi avrà bisogno di più cure. Ci fossero state situazioni critiche sarebbero stati subito ricoverati già in Sicilia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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