Le tensioni in Rai non riguardano solamente l'imminente rinnovo del Cda. Anche ai piani bassi, negli studi, si respira un certo nervosismo tra i conduttori e ne è stata una prova quanto accaduto ieri in tarda serata su Rai3. Il martedì sera, da ormai molti anni, la terza rete della Rai è presidiata da Cartabianca, il programma di approfondimento condotto da Bianca Berlinguer. La trasmissione della giornalista occupa gli slot di prima e di seconda serata, come ormai consuetudine in tv dove tutti i programmi sono stati allungati per ottimizzare e ridurre i costi di produzione. Una bella maratona per Bianca Berlinguer che, però, spesso si attarda e va oltre l'orario a lei concesso di messa onda, andando a invadere lo spazio destinato a un altro caposaldo della programmazione di Rai3, l'approfondimento Linea Notte del Tg3.
Lo "sforo", così come si chiama in gergo tecnico l'uscita dai confini di tempo prestabiliti dalla programmazione, ha molto infastidito Maurizio Mannoni, che una volta presa la linea non ha risparmiato un'aspra critica nei confronti della collega e della stessa rete. "Andiamo in onda con un ingiustificabile ritardo, oltretutto per vedere i giochini di Art Attack. Non capisco chi possa aver autorizzato questo sforamento, noi non siamo assolutamente d’accordo su questo. Comunque andiamo in onda per senso di responsabilità", ha detto il conduttore visibilmente infastidito per la partenza ritardata e per aver dovuto cedere parte del suo spazio, senza preavviso. Il riferimento ironico e derisorio ad Art Attack, storico programma per bambini della Rai, di Mannoni era al blocco di Cartabianca dedicato alle simulazioni del fisico Valerio Rossi Albertini, che ha proposto esperimenti casalinghi a tema Covid.
La stoccata di Maurizio Mannoni non è passata inosservata, anche perché non è la prima di questo tipo che da qualche tempo agita le acque di viale Mazzini. In altre occasioni lo stesso conduttore di Cartabianca si era lamentato per l'abitudine di Bianca Berlinguer di andare oltre l'orario a lei concesso, costringendolo a modificare in corsa la scaletta per rispettare i suoi tempi.
I palinsesti televisivi, d'altronde, sono un puzzle a incastro perfetto in cui ogni programma ha un suo spazio e un proprio patrimonio pubblicitario da rispettare ed emettere a orari specifici. Queste sono beghe annose che da sempre animano il dietro le quinte ma quando le proteste arrivano davanti alle telecamere è spesso sinonimo di una situazione estremamente tesa.
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