Terrapiattisti fermano il treno: “I cittadini del mondo non pagano”

Affermando di essere terrapiattisti, quattro passeggeri si sono rfiutati di pagare il biglietto del treno e di mostrare i documenti ai carabinieri

Terrapiattisti fermano il treno: “I cittadini del mondo non pagano”

Singolare episodio avvenuto sul treno Milano-Ventimiglia, dove quattro passeggeri, trovati senza biglietto, si sono rifiutati di fornire le proprie generalità o di acquistare dei titoli di viaggio in quanto terrapiattisti.

Fermati alla stazione di Pavia da un controllore, i soggetti non hanno voluto saperne di sottostare alle regole, pretendendo di rimanere sull’Intercity senza pagare. “Siamo terrapiattisti, ambasciatori diplomatici fuori da ogni giurisdizione planetaria” hanno affermato con sicurezza, come riportato da “Il Corriere della Sera”, esibendo dei foglietti plastificati recanti la scritta “Documento di autodeterminazione”.

Al capotreno non è perciò rimasto altro da fare che contattare gli agenti della Polfer, i quali hanno subito avvisato i carabinieri della stazione locale. Anche di fronte ai militari del nucleo radiomobile, saliti a bordo del convoglio, la situazione non è tuttavia cambiata. Alla richiesta più che lecita di esibire i documenti, i quattro hanno opposto un netto rifiuto, spiegando di esserne fra l’altro sprovvisti. Essendo “cittadini del mondo”, infatti, non avevano motivo di portare con sé le loro carte di identità. Anzi. Quel tentativo di controllo nei loro confronti era da considerarsi un “attacco a uno stato libero perseguibile dalla corte mondiale”.

Niente da fare, dunque. E mentre le inutili trattative andavano avanti, il treno ed i suoi passeggeri restavano fermi alla stazione di Pavia. Si parla di un ritardo accumulato di oltre 40 minuti.

Il gruppo di terrapiattisti è stato infine fatto scendere e condotto negli uffici della caserma di Pavia, dove sono avvenute le pratiche di identificazione. Ad essere denunciati per interruzione di pubblico servizio e rifiuto di fornire le generalità, un 26enne di Ancona, una 37enne di Savona, un 37enne di Messina ed un 43enne di Verona.

Al termine delle pratiche i quattro se ne sono andati, ancora fermamente convinti del proprio credo.

I carabinieri, che si sono occupati di eseguire tutte le operazioni, li hanno definiti assolutamente lucidi e fermi nelle loro convinzioni. Non erano sotto l’effetto di alcolici o di qualche droga.

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