La scossa più grande è stata alle 3,36 della notte. Dieci secondi in cui il Centro Italia tutto, da Rimini a Napoli, ha tremato per un sisma di magnitudo 6,0. Ad Accumuli (Rieti), Amatrice (Rieti) e Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) crollava tutto.
"Ancora nessuno è venuto a soccorrerci", scrivevano però sui social poco dopo il sisma alcuni degli abitanti e dei turisti in vacanza nelle zone colpite. "Ho chiamato i soccorsi alle 4, ma ancora non abbiamo visto nessuno, è scandaloso", ha denunciato intorno alle 6 del mattino a RaiNews24 il sindaco di Accumuli, Stefano Petrucci.
Il comitato operativo della Protezione civile è stato in effetti convocato intorno alle 4,30. Un'ora dopo la terribile scossa. Passa ancora un'ora e finalmente Palazzo Chigi comunica che "sono in arrivo mezzi speciali" nelle zone colpite. Alle 7,30 finalmente l'annuncio di Fabrizio Curcio, capo della protezione civile: "È stato firmato un decreto che consente al comitato operativo della protezione civile di operare fin da subito", ha spiegato, "Il sistema di protezione civile è pienamente efficiente, vi sono difficoltà a raggiungere alcune località ed è stato già attivato il Genio militare. Le prestazioni sanitarie sono assicurate".
"I soccorsi sono arrivati, la macchina si è attivata immediatamente", spiega il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, "L'obiettivo è salvare più vite umane possibili che sono sotto le macerie". Ma le - immancabili - polemiche sono già state scatenate.
E una nota del ministero della Difes aggiunge che sulla aree colpite sono dislocati almeno 350 militari, arrivati "dapprima con i Carabinieri presenti
nelle stazioni locali, successivamente con i soldati dei Reparti prossimi alle zone colpite dal sisma, prima tra tutte la Scuola Interforze NBC di Rieti e il 235esimo reggimento addestramento volontari di Ascoli Piceno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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