"Chiedo al Parlamento di fare il più veloce possibile per l’approvazione del decreto sul terremoto, nel rispetto dei rispettivi ruoli". A dirlo è il premier Matteo Renzi a Camerino, dove ha ribadito "la vicinanza al territorio e alle persone colpite. L’Italia non lascia soli i cittadini. Il terremoto ci mette a dura prova ma noi siamo più forti e ce la faremo", ha affermato il premier. "Il mio è un appello a "non lasciare che quando cade il riflettore sull'evento cada anche l'attenzione della politica". "L'abbiamo fatto dopo il terremoto del 24 agosto - dice Renzi -dobbiamo farlo a maggior ragione adesso". Il premier ha poi portato a Camerino i saluti del presidente della Repubblica: "Vi porto i saluti del presidente della Repubblica, l'ho sentito stamattina, vi abbraccia. Seguirà con la consueta attenzione e umanità, le sue doti istituzionali, le vostre vicende". Renzi poi ha parlato delle soluzioni per la nuova emergenza terremoto: "Ricostruire presto e in modo serio: sono ottimista che riusciremo a farlo. Noi non possiamo immaginare di fare l’inverno in tenda, non bisogna metterle nemmeno le tendopoli. Questo è l’obiettivo. Vediamo come fare nei prossimi giorni". Il premier parlando della situzione di Camerino: "Anche se piegati non possiamo mollare. E' fondamentale che l'università riparta subito, che sia messa in condizione di ripartire subito, con modalità che abbiamo già individuato".
Renzi inoltre ha parlato anche della rcostruzione e delle richieste da fare in sede europea: "La ricostruzione nelle aree terremotate richiede «un intervento strutturale e questa necessità deve essere spiegata bene all’Italia, all’Europa, a tutti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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