Torino, maniaco sessuale ghanese condannato a 5 anni e 8 mesi

Almeno 5 gli episodi di tentato stupro ai danni di altrettante donne nei parchi di Moncalieri e Torino. L’avvocato difensore tenta invano la carta dell’infermità mentale durante il rito abbreviato

Torino, maniaco sessuale ghanese condannato a 5 anni e 8 mesi

È stato condannato a 5 anni e 8 mesi di reclusione per numerosi casi di tentata violenza sessuale compiuti all’interno dei parchi Vallere di Moncalieri e Colonnetti di Torino.

Si tratta di Idrisu Abdul Fatawu, clandestino ghanese ora 29enne, riconosciuto responsabile almeno di 5 diversi episodi, grazie alla preziosa testimonianza delle sue vittime. Lo straniero era finito in manette dopo quanto accaduto lo scorso 20 di Agosto, quando aggredì una 44enne che stava facendo jogging. Dopo averla buttata a terra, le strappò di dosso la maglietta e riuscì anche a sfilarle i pantaloncini prima che un passante, allarmato dalle sue grida disperate, riuscisse a mettere in fuga l’africano.

Tentativo inutile, dato che i carabinieri del comando di Torino, già nelle vicinanze, intervenirono tempestivamente per far scattare le manette ai suoi polsi. Dopo la cattura del ghanese, altre sue vittime si fecero avanti e lo denunciarono per simili episodi di violenza verificatisi nei mesi precedenti.

Il procedimento contro lo straniero si è svolto con rito abbreviato, ma non si è comunque arrivati alla condanna a 6 anni e 8 mesi richiesta dal pubblico ministero Barbara Badellino, che si era occupata di condurre indagini ed approfondimenti. La condanna è stata ridotta dal giudice Rosanna Croce a 5 anni ed 8 mesi, con l’avvocato dell’africano che aveva tentato addirittura la carta dell’infermità mentale. Ottenere le attenuanti avrebbe infatti permesso al suo cliente un ulteriore sconto di pena.

Oltre al carcere, il giudice Croce ha determinato anche il risarcimento in favore delle 5 vittime del 29enne, tutto da determinare durante il processo civile, con un unico grande problema.

Essendo nullatenente, oltre che clandestino, lo straniero non ha mezzi per ottemperare ad un’eventuale condanna. Dunque le donne potrebbero eventualmente ottenere qualcosa dal fondo per le vittime di violenza.

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