Mentre proseguono incessanti gli inviti a restare in casa per contrastare la diffusione della pandemia da coronavirus - che ormai da diverse settimane sta mettendo letteralmente in ginocchio il nostro Paese -, il numero di tutti quelli che agiscono in barba alle norme continua a restare elevatissimo. A Moncalieri, comune della città metropolitana di Torino, gli otto componenti una famiglia rom (marito, moglie, i cinque figli ed un'anziano) si erano recati tutti insieme appassionatamente a fare la spesa, parcheggiando la propria auto, una Bmw, in uno di quei parcheggi riservati ai disabili.
Secondo quanto riportato dal quotidiano locale Torino Sud è stato un diversamente abile a chiamare le forze dell'ordine, denunciando di aver trovato un posto a lui riservato occupato da una vettura sprovvista del tagliando necessario. Si sono così presentati in Piazza Caduti - luogo della segnalazione - i carabinieri, i quali hanno atteso che la numerosa famiglia tornasse dalla spesa per denunciare i rom delle inosservanze del decreto anticoronavirus e consegnare nelle mani del guidatore del mezzo il verbale.
Qui è accaduto che il capofamiglia, anzichè assumersi le proprie responsabilità, abbia pensato bene di inveire contro i militari, arrivando persino a strappare il verbale che i carabinieri gli avevano appena consegnato. Da successivi controlli è emerso che tutto il nucleo familiare era una vecchia conocenza delle forze dell'oridne, poichè risultavano già denunce disparate nei loro confronti.
Si ricorda che è consentita una sola persona per nucleo familiare che possa andare a fare la spesa, questo onde evitare gli affollamenti nei supermercati. Un familiare può eventualmente accompagnare l'altro in macchina ma non può accedere al supermercato e comunque in caso di controlli si potrebbe rischiare un verbale, dato che per la spesa è consentita una sola persona a famiglia.
La categoria dei rom era già finita nell'occhio del ciclone appena pochi giorni fa, quando in esclusiva per i lettori de il Giornale.it erano stati intervistati alcuni abitanti di Roma Capitale, i quali denunciavano situazioni scabrose, chiedendosi come mai per tutti i cittadini sono richieste le autocertificazioni per giustificare qualunque tipo di spostamento, mentre i rom continuano imperterriti a rovistare nei cassonetti, anche interi nuclei familiari.
Qualche cittadino esausto ha anche avanzato l'ipotesi che "nonostante l'emergenza sanitaria le istituzioni continuino a chiudere un occhio", proponendo anche di "togliere i secchioni e rafforzare il porta a porta, perché altrimenti non c'è modo di uscirne".
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