"Torni nel pomeriggio". Ma il nigeriano picchia le vigilesse

Un 29enne rifugiato originario della Nigeria è stato arrestato dopo aver aggredito due agenti della polizia locale di Perugia, mandandole in ospedale: lo straniero non avrebbe gradito l'invito a tornare più tardi per sbrigare le pratiche amministrative richieste

Una pattuglia della polizia locale di Perugia
Una pattuglia della polizia locale di Perugia

Si è presentato al comando della polizia locale, in quella che si prospettava all'apparenza come un'anonima giornata di routine. E invece, dopo una breve quanto violenta discussione, ha aggredito all'improvviso le due agenti con le quali stava parlando, ferendole e mandandole entrambe in ospedale. La loro colpa? Non avergli fornito risposte esaurienti circa i diritti derivanti dallo status di rifugiato del quale godeva da tempo, chiedendogli qualche ora di tempo in più per valutare il suo quadro specifico e potergli quindi riferire quanto richiesto nei dettagli.

Per questo motivo, un 29enne originario della Nigeria con permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari è stato arrestato nelle scorse ore a Perugia, dopo aver dato in escandescenze. Stando alle prime ricostruzioni dell'accaduto riportate dai quotidiani locali, l'episodio sarebbe avvenuto presso gli uffici del nucleo di polizia locale del capoluogo umbro, situato in via del Macello (nella frazione di Frontivegge, nei pressi dello snodo ferroviario). Lo straniero si sarebbe presentato in ufficio per chiedere informazioni più approfondite sulla sua condizione e avrebbe trovato in servizio due vigilesse di 59 e 53 anni. Nessuna delle due sarebbe riuscita a dargli le info desiderate, trattandosi probabilmente di un caso da approfondire ulteriormente. E gli avrebbero dunque suggerito per questa ragione di ripresentarsi nel pomeriggio, durante l'orario di norma previsto per il disbrigo delle pratiche amministrative.

Un rinvio che l'extracomunitario non avrebbe affatto gradito, anzi: in un primo momento avrebbe pronunciato frasi sconnesse, lamentandosi del disagio. Avrebbe poi iniziato a insultare le due interlocutrici, con veemenza sempre maggiore. E poi, in un climax ascendente di minacce, sarebbe passato direttamente dalle parole ai fatti, scagliandosi contro di loro. Una vera e propria aggressione, visto che avrebbe colpito in faccia con due pugni una vigilessa e gettato a terra l'altra, sfogando poi la propria rabbia anche contro la porta della stanza (scardinandola).

Solo l'intervento dei colleghi sarebbe riuscito a ricondurre pian piano il giovane africano alla ragione e a evitare il peggio, fermandolo in tempo.

Le aggredite sono state successivamente portate al pronto soccorso dell'ospedale perugino per essere medicate, a causa delle ferite al volto e delle varie contusioni rimediate a seguito della colluttazione (giudicate guaribili in circa dieci giorni). L'aggressore è invece finito in manette e dovrà quindi rispondere di lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, oltre che dell’accusa di danneggiamento.

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