"Servi dei nazisti". L'attacco dei no vax alla sede della Uil

La sede della Uil di Piacenza è stata oggetto nelle scorse ore di un attacco no vax: "Traditori", "Servi vili di uno Stato nazista", le frasi vergate sui muri esterni. Il segretario Tarlazzi: "Un vile atto intimidatorio"

Una delle frasi no vax apparse su una delle pareti della sede della Uil
Una delle frasi no vax apparse su una delle pareti della sede della Uil

"Servi vili di uno Stato nazista". E ancora: "Traditori", "nazisti". E a mo' di firma, la "W" cerchiata, simbolo degli antivaccinisti. Sono le scritte rinvenute ieri sui muri della sede della Uil di Piacenza, in quello che si prefigura alla stregua di un vero e proprio attacco no-vax. Scritte vergate in rosso con lo spray, con tutta probabilità nelle primissime ore del mattino. E che non rappresentano un qualcosa di inedito nella città emiliana, visto che si tratta del terzo caso evidenziato in pochi mesi. In precedenza infatti, i no vax avevano rivolte le proprie attenzioni sulle sedi locali di Cgil e Cisl, vandalizzandole alla stessa maniera.

L'ipotesi sull'autore dell'atto vandalico

Anche in quel caso, si trattò di atti vandalici con i quali il movimento no vax rimproverava alle sigle sindacali un atteggiamento (a detta degli esponenti appartenenti al mondo dell'anti-vaccinismo) troppo accondiscendente nei confronti della campagna di vaccinazione anti-Covid. Non è probabilmente un caso il fatto che il movimento sia tornato alla carica nei giorni in cui in tutta Italia sta proseguendo l'inoculazione della quarta dose del vaccino anti-Covid. E poco importa evidentemente a questa gente che si tratti di una scelta e non di un obbligo. In base a quanto riportato dai media piacentini, gli inquirenti non escludono che gli episodi di vandalismo di cui sono state oggetto le sezioni cittadine delle tre sigle sindacali possano essere opera dello stesso autore. E nelle prossime ore dovrebbero passare al setaccio le registrazioni delle telecamere del circuito di videosorveglianza, alla ricerca di eventuali indizi per risalire all'identità del vandalo.

Intanto, i vertici della Uil hanno stigmatizzato il gesto senza mezzi termini, respingendo al mittente ogni accusa. “Un vile atto intimidatorio. Il nostro sindacato esercita da sempre un ruolo importante nella salvaguardia della salute e dell’occupazione. Anche nella fase più acuta della pandemia da Covid-19 ci siamo impegnati a difesa delle lavoratrici e dei lavoratori dei trasporti e dei servizi che hanno dovuto continuare a garantire servizi essenziali mettendo spesso in pericolo la propria salute - il pensiero del segretario generale della Uil, Claudio Tarlazzi, espresso in un comunicato - a loro va il nostro grande plauso e ringraziamento per il senso di responsabilità che hanno dimostrato.

La nostra organizzazione fa della democrazia un valore fondante e continueremo a lavorare basandoci su questi principi, respingendo vergognosi attacchi intimidatori convinti delle nostre idee per il bene comune dei lavoratori e del Paese”.

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