Tragedia sulle montagne italiane questa domenica, 15 dicembre, dove in poche ore quattro diverse valanghe hanno causato tre morti e un ferito. La prima vittima è uno snowboarder travolto e ucciso da una slavina staccatasi in Alta Valsesia, sopra Alagna, in provincia di Vercelli, a circa 3mila metri di altezza sul passo del Civera. Secondo le prime informazioni pervenute il giovane sarebbe stato raggiunto e travolto dalla slavina mentre stava scendendo con il suo snowboard. La vittima sarebbe stata estratta dalla neve dopo una cinquantina di minuti, la sua testa si trovava a 60 centimetri di profondità. Subito è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale di Borgosesia. Ogni tentativo di rianimarlo è però fallito.
La prima tragedia nel Vercellese
Il giovane si trovava insieme ad altre tre persone. Tutte sarebbero state raggiunte dalla valanga. Due di loro sarebbero stati solo sfiorati e la terza sarebbe invece riuscita a scendere a valle e ad allertare i soccorsi. L’unico a rimanere completamente sepolto dalla neve è stato lo snowboarder. I soccorsi sono stati chiamati verso le 12,40, quando la centrale operativa ha inviato sul luogo, nei pressi del passo della Civera, un elisoccorso del 118 con a bordo un tecnico e l’Unità cinofila. L’elicottero è poi sceso a valle per caricare altri tecnici del soccorso alpino e dalla Gdf. La valanga era su due lingue, e quindi particolarmente difficoltosa per i soccorritori.
I primi si stavano occupando di uno dei due versanti, mentre gli altri hanno raggiunto l’altra lingua della valanga, dove hanno subito individuato il disperso, attraverso lo strumento Artva che il giovane aveva con sé. Dopo essere stato estratto dalla neve, il ragazzo è stato stabilizzato prima di essere portato in ospedale. Una volta arrivato nella struttura ospedaliera di Borgosesia le sue condizioni sono però precipitate ed è deceduto.
Travolta insieme all'amica
La seconda vittima della montagna è invece una donna altoatesina di 62 anni, originaria di Brunico, morta dopo essere stata travolta da una valanga sull’Alpe di Siusi, in Alto Adige. La donna, insieme a un’amica, stava facendo un’escursione con le ciaspole quando, improvvisamente, entrambe sono state raggiunte da una valanga di medie dimensioni, staccatasi nei pressi della stazione a monte dell'impianto Goldknopf-Bahn. Sul luogo della tragedia sono giunti gli uomini del Soccorso alpino, i vigili del fuoco, i carabinieri e gli elicotteri Pelikan 1 e quello dell'Aiut Alpin Dolomites. L’amica è riuscita a uscire dalla neve e ha cercato di scavare per liberare anche la donna. Quando sono giunti i soccorsi hanno subito estratto la vittima che purtroppo non dava più segni di vita.
Morta una guida alpina e ferito uno sciatore fuoripista
La terza vittima della montagna di questa terribile domenica è invece una guida alpina valdostana, morta a causa di una valanga mentre stava facendo sci alpinismo. L’uomo, Roberto Ferraris, di 49 anni, è deceduto in Valtournenche, in Valle d’Aosta, a circa 2300 metri di altezza sopra Cheneil. Un’altra valanga si è verificata in Veneto. Fortunatamente, in questo caso non vi sono stati morti.
Due sciatori erano impegnati in un fuoripista sulla Punta Nera del Sorapis che si raggiunge dal Faloria sopra Cortina d'Ampezzo. Quando sono arrivati i sanitari del Suem 118 e i Carabinieri, uno dei due era riuscito a liberarsi. L’altro è stato invece estratto dai soccorsi e ha riportato la frattura di una gamba.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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