Treviso, espulso 40enne del Burkina Faso dopo abusi sulle nipotine

Dopo la condanna a 5 anni di reclusione per violenza sessuale continuata, lo straniero è stato espulso dal nostro Paese. Nel corso degli anni il 40enne aveva tentato in ogni modo di rimanere in Italia

Treviso, espulso 40enne del Burkina Faso dopo abusi sulle nipotine

È stato espulso dal nostro Paese il 40enne straniero originario del Burkina Faso, arrestato a Treviso con l'accusa di avere commesso ripetuti abusi sessuali nei confronti delle sue due nipotine.

I fatti contestati risalgono al 2015, quando il giudice del tribunale di Treviso, ottenute sufficienti prove di colpevolezza, condannò l'extracomunitario ad una pena di 5 anni di reclusione per il reato di violenza sessuale continuata. Ad aggravare ulteriormente la posizione del 40enne, il fatto che entrambe le nipoti fossero minorenni.

In seguito alla condanna, l'ufficio immigrazione della questura decise di revocare il permesso di soggiorno di cui lo straniero aveva beneficiato fino a quel momento.

Da qui la battaglia giudiziaria avviata dal 40enne, che ha tentato in ogni modo di rimanere in Italia. Nel corso di questi anni, il soggetto ha tentato di fare ricorso al Tar del Veneto, senza ottenere tuttavia alcun risultato. I giudici, infatti, si sono espressi rispendendo al mittente la domanda di riesame.

Successivamente il 40enne ha provato a rivolgersi al tribunale dei minori, chiedendo di poter ottenere una speciale autorizzazione che gli consentisse di rimane nel nostro Paese.

Anche in questo caso la richiesta era stata respinta.

Lo straniero ha ricevuto dunque un provvedimento di

espulsione. Il 19 agosto scorso gli agenti della polizia di Treviso lo hanno trasportato al Cpr (Centro di permanenza e rimpatrio) di Roma, dove è rimasto fino a ieri, quando è stato rispedito in patria.

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