Uk, vicepreside condannata: "Abusava di minori e filmava le violenze"

La vicepreside si chiama Julie Morris ed è stata condannata a decine di anni di carcere insieme al suo fidanzato-complice David

Uk, vicepreside condannata: "Abusava di minori e filmava le violenze"

Una vicepreside britannica è stata condannata mercoledì per dozzine di abusi perpetrati ai danni di bambini, con la complicità del suo fidanzato. A determinare la durezza della pena inflitta alla donna, pari a 13 anni e 4 mesi di carcere, sono state soprattutto le modalità estremamente sadiche con cui lei ha compiuto quelle violenze su minori, di cui molte addirittura da lei "filmate". La condannata è la 44enne Julie Morris e, negli ultimi dieci anni, aveva lavorato come vicepreside presso l'istituto elementare St George's Central Church of England Primary School di Wigan, nel nord dell'Inghilterra.

Nell'udienza di mercoledì davanti alla Liverpool Crown Court, la Morris si è dichiarata colpevole di 18 reati di cui era accusata, tra cui due esplicite accuse di stupro su minori. Oltre ad ammettere in tribunale di avere violentato dei bambini, l'imputata ha anche confessato di avere scattato foto "alle parti intime" di un minorenne, poi da lei abusato. Il sadismo della donna è stato accertato dai magistrati locali, oltre che attraverso le rivelazioni fornite dalla stessa Morris, anche grazie a dei video pornografici acquisiti agli atti dell'indagine e realizzati dalla stessa vicepreside.

Nei filmati in questione, posti sotto sequestro dall'autorità giudiziaria, la Morris aveva immortalato il suo fidanzato 52enne David mentre lui violentava dei minorenni. Le sconvolgenti immagini dell'abuso erano accompagnate, hanno ricostruito i media britannici, dalle "risate di sottofondo" emesse dalla donna. L'uomo è stato quindi riconosciuto colpevole di 34 reati ed è stato condannato ad una pena di 16 anni di reclusione.

La colpevolezza di entrambi è emersa, oltre che dalle loro stesse confessioni e da quel video, anche da circa "175mila pagine" di intercettazioni di telefonate e messaggi scambiati tra i due imputati, in cui loro commentavano i propri crimini.

il giudice Andrew Menary, che ha esaminato il caso della Morris e del fidanzato, ha dichiarato in merito ai crimini della coppia: "Ogni tanto si vedono casi le cui circostanze sono quasi incredibili.

Questo è uno di quei casi e dimostra che la depravazione umana in realtà non conosce limiti". La Pubblica accusa ha inoltre etichettato la vicenda come "uno dei casi più orribili che gli organi inquirenti si sono trovati ad affrontare".

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