Viene sempre più a galla la verità rispetto al tentato omicidio di Niccolò Bettarini. Il ragazzo, figlio di Stefano Bettarini e Simona Ventura, era stato accoltellato lo scorso primo luglio fuori dalla discoteca Old Fashion di Milano e soltanto l'intervento dei suoi amici lo aveva salvato da conseguenze peggiori.
In una memoria depositata in Procura dai suoi avvocati, Robert Ranieli e Antonella Bisogno, uno dei quattro imputati per il tentato omicidio di Bettarini, il 29enne Davide Caddeo, ha ammesso di averlo colpito con almeno una coltellata. Mentre per il pm Elio Ramondini, il noto ultrà dell'Inter e skinhead ne avrebbe sferrate otto.
Il processo, che giovedì 29 novembre andrà avanti con una nuova udienza, vede alla sbarra quattro imputati. Oltre a Caddeo, sono accusati di tentato omicidio, lesioni e porto d'armi abusivo anche Alessandro Ferzoco, Andi Arapi e Albano Jakej. La sera dell'aggressione Bettarini era stato colpito con calci, pugni e anche alcune coltellate.
Ricoverato all'ospedale Niguarda, era stato dimesso dopo un delicato intervento chirurgico alla mano destra il cui nervo era stato lesionato da uno dei fendenti ricevuti all'esterno del locale. Gli imputati, tutti con precedenti penali, rischiano una condanna pesante. Per loro il pm ha chiesto 10 anni.
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