Varani, la decisione del giudice: "Il delitto non è premeditato"

Restano in carcere Manuel Foffo e Marco Prato, arrestati per l’omicidio di Luca Varani avvenuto nel corso di un festino a base di coca ed alcolici a Roma. Lo ha deciso il gip Riccardo Amoroso che ha però escluso per i due l’aggravante della premeditazione del delitto

Varani, la decisione del giudice: "Il delitto non è premeditato"

Restano in carcere Manuel Foffo e Marco Prato, arrestati per l’omicidio di Luca Varani avvenuto nel corso di un festino a base di coca ed alcolici a Roma. Lo ha deciso il gip Riccardo Amoroso che ha però escluso per i due l’aggravante della premeditazione del delitto. Oggi nel carcere di Regina Coeli si sono svolti per oltre otto ore gli interrogatori di garanzia. Durante l'interrogatorio Manuel Foffo avrebbe accusato Marco Prato: "Manuel ha detto anche oggi che è stato Marco Prato a dare il colpo finale a Luca Varani. Lo ha ribadito oggi con dovizia di particolari", ha raccontato l’avvocato Michele Andreano, difensore di Manuel Foffo in merito all’interrogatorio di garanzia appena concluso nel carcere di Regina Coeli.

"Foffo ha confermato al Gip - ha proseguito il penalista - che ad usare il coltello è stato Prato".

Pronta però la risposta dei difensori di Prato: "Non è stato Marco Prato ad infliggere il colpo finale, la coltellata al cuore a Luca Varani", ha sostenuto l’avvocato Pasquale Bartolo, difensore del trentenne arrestato per l’omicidio del Collatino. Prato dunque ha rigettato la ricostruzione fatta da Foffo davanti al gip che ha sostenuto come il colpo finale a Varani fosse stato inferto da Prato.

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