La storia di Niccolò, il ragazzo italiano morto a Lloret de Mar dopo un pestaggio continua ad avere nuovi retroscena drammatici. Di fatto la famiglia adesso deve sostenere il processo. La zia era molto legata al giovane morto in modo tragico in Spagna e così di tornare al lavoro senza il suo Niccolò non se la sente. Vende tutto e l'incasso verrà usato, come ha raccontato al Corriere Fiorentino, proprio per le spese legali. "Per il momento ho chiesto la sospensione della licenza per quattro mesi ma ho deciso di vendere il banco. Non ho più alcun motivo di rimanere lì. E poi con i soldi ci paghiamo gli avvocati e le trasferte in Spagna per seguire il processo. Sarà questo il mio contributo perché Nicco abbia giustizia", ha spiegato la signora Mariella. Niccolò lavorava proprio con la zia al mercato e con i suoi risparmi aveva deciso di concedersi una vacanza a Lloret de Mar. Vacanza finita però in tragedia. "Si svegliava tutte le mattine alle 4,30 e alle 6 era a lavorare al mercato.
A San Lorenzo era il fruttivendolo più giovane, e quindi era stato adottato dagli altri a cui chiedeva consigli e dava una mano", ha raccontato la signora Mariella. Un ricordo che sottolinea l'umiltà di quel ragazzo partito per la Spagna e tornato morto per una rissa in discoteca.
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