La piccola Celeste verrà curata ancora. La bambina di due anni, malata di atrofia muscolare spinale, continuerà la cura a base di staminali. A deciderlo è stato il giudice del Lavoro di
Venezia, Margherita Bertolaso, che ha accolto il ricorso fatto dai genitori di Celeste e che ha ordinato agli Ospedali Civili di Brescia di continuare la cura.
Marino Andolina, il pediatra che segue la piccola, ha espresso "grande soddisfazione" per il pronunciamento del magistrato e ha affermato che il giudice ha "aperto una pagina fondamentale; in Italia ci sono mille pazienti che attendono questa cura e per loro ora si apre una strada di speranza".
La cura a cui è stata sottoposta Celeste è "da considerarsi quale cura compassionevole, prevista dal decreto ministeriale Turco-Fazio", hanno spiegato gli avvocati della famiglia di Celeste Carrer, esprimendo poi "piena soddisfazione per quella che è da ritenersi una legittima tutela di un diritto costituzionalmente garantito, e cioè il diritto alla salute".
Sottolineando che la cura è stata "avviata in un ospedale pubblico italiano, con tutte le tutele e le garanzie dovute ad un percorso terapeutico così importante", i legali hanno aggiunto che "Celeste, alla quale erano stati dati massimo 18 mesi di vita, vive ed ha raggiunto i due anni e due mesi e prosegue nei miglioramenti, certificati dai medici degli Ospedali Civili di Brescia".
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