Il corpo di Gabriele Puccia è stato individuato e recuperato dal soccorso alpino dopo alcune ore di ricerche in Val Sorda (Verona). Il cadavere gaceva, più precisamente, in località Rio Mondrago. Il 27enne, originario di Pegognaga (Mantova), era partito la mattina del 30 agosto 2019 per un'escursione. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, il giovane sarebbe uscito fuori dal sentiero e caduto per una decina di metri riportando ferite che non gli hanno lasciato scampo. Come si legge dalla testata online L'Arena, poco prima di partire, Gabriele avrebbe salutato la sorella dicendole: "Vado a fare un giro sul Ponte Tibetano". Nel corso dell'escursione le aveva inoltre inviato alcune foto dei sentieri percorsi. Nel tardo pomeriggio erano scattate le indagini dopo che il giovane non aveva più risposto alle telefonate da parte della famiglia.
Intervenuti a Val Sorda gli uomini del soccorso alpino, avvertiti dalla centrale operativa del 118 e coadiuvati dai carabinieri di Caprino, che nella zona hanno rinvenuto l'auto del ragazzo parcheggiata a malga Biancari. Il corpo dello scomparso è stato individuato alle 3 da una delle sei squadre che lo stavano cercando. Dopo che il medico del soccorso alpino ne ha confermato il decesso, la salma del giovane è stata ricomposta e imbarellata.
I soccorritori hanno trasportato la barella a spalla fino al Ponte Tibetano, dove è giunta alle 5. La salma, non appena sorto il sole, è stata recuperata dall'elicottero di Trento con il verricello, per trasferirla a malga Biancari, affidandola infine al carro funebre diretto all'ospedale di Borgo Roma.
Alla tragedia avvenuta in provincia di Verona hanno preso parte anche i soccorritori della Stazione speleologica. Gabriele Puccia, molto conosciuto nel suo paese d'origine, era laureato in Fisioterapia e grande appassionato di sport.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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