Convalida del fermo per Veronica. Sequestrato il cellulare "segreto"

La madre del bimbo ucciso a Ragusa piange: "Non sono stata io". Ma le telecamere di sicurezza raccontano un'altra verità

Convalida del fermo per Veronica. Sequestrato il cellulare "segreto"

Non crolla e continua a confermare la sua versione Veronica Panarello, in carcere con l'accusa di aver ucciso il figlio Loris. "Non sono stata io", ripete da quando è stata fermata due giorni fa. "Quel giorno ho portato il bimbo a scuola, poi è sparito", dice in lacrime al gip che l'ha interrogata a lungo ieri sera.

Ma nelle mani degli inquirenti ci sarebbe un video di quaranta minuti, composto dalle immagini delle telecamere di sicurezza nel paese che più volte quel giorno hanno ripreso i suoi spostamenti. Filmati che provano - secondo i pm - come la donna non abbia mai accompagnato Loris a scuola e anzi come sia stato con lui a casa per 36 minuti proprio nell'orario in cui secondo i medici legali il bimbo sarebbe morto. Ma lei continua a negare e rifiuta di riconoscere se stessa e il figlio nelle immagini: "Come fate a dire che è proprio lui", dice ai magistrati indicando il piccolo che scende dall'auto e se ne torna verso casa.

Le accuse per Veronica arrivano da ogni dove, persino dalla sua stessa famiglia. "Sta coprendo qualcuno", ha detto la sorella, scatenando la "caccia" al complice. Eppure a buttare il corpicino di Loris nel canalone accanto al Mulino Vecchio è stata una sola persona. Ne è sicura la Scientifica che ha anche provato a rilevare le orme: inutilmente, vista la folla che ha calpestato quel terreno dopo il ritrovamento e ben prima che la madre del piccolo fosse sospettata e poi indagata.

La donna resterà in carcere. Lo ha deciso questa sera il gip di Ragusa, che ha convalidato il fermo ed emesso un'ordinanza di custodia cautelare. Brevissimo il commento del suo legale: "Ne prendiamo atto e andiamo avanti".

Resta anche il mistero del cellulare "segreto" che la donna avrebbe nascosto. Oggi gli inquirenti hanno sequestato il telefono di un’amica di Veronica che sarebbe stato in effetti usato dalla madre del piccolo Loris nei giorni precedenti al delitto.

A rivelare di aver usufruito di quel telefonino è stata la stessa Veronica parlando con gli investigatori. I tecnici della procura stanno ora passando al setaccio sia il telefono trovato oggi, sia quello già consegnato dalla donna nei giorni scorsi e quello in uso al bimbo ucciso.

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