Nessuno in famiglia immaginava che l'uomo fosse capace di un gesto simile e tutti si fidavano di lui: si fidava la madre della bimba, una lontana parente che gli lasciava volentieri i suoi figli, e si fidava anche la sua piccola vittima, una bimba di soli sette anni. La piccola, nonostante gli abusi, continuava a chiamare zio quello che in realtà era un orco: per quasi dodici mesi, infatti, l’ha costretta ad avere rapporti sessuali con lui.
Ma per fortuna l'incubo ha avuto fine grazie all'intervento dei poliziotti del commissariato di Rho, che il giorno di Natale hanno arrestato Lamin Jadimidia, un ventiseienne ghanese, irregolare in Italia. Era arrivato qui nel lontano 2009 e aveva presentato richiesta d’asilo, inizialmente accettata e poi respinta nel giugno del 2014 per i numerosi precedenti penali. Praticamente da subito, infatti, per lui erano iniziati i guai con la legge: tanto che in cinque anni, fino a fine 2014, è stato arrestato quattro volte per reati vari.
Nonostante l'uomo avesse infranto più volte la legge, la madre della bimba - sola in casa perché suo marito è in prigione per droga - gli lasciava i bimbi mentre era al lavoro. Ma proprio in quelle ore, secondo quanto ricostruito dalla polizia con intercettazioni e audizioni protette dei piccoli, si consumavano le violenze. Che in alcuni casi, come raccontato dal bimbo, sono avvenute anche alla presenza del fratellino della vittima.
Le indagini, partite a luglio scorso, erano iniziate dopo che alcuni amici di famiglia della madre della bimba avevano segnalato ai servizi sociali del comune uno strano turbamento della piccola.
E’ stata lei stessa poi, innocentemente, a raccontare di alcune situazioni “strane” vissute con lo “zio” da un anno a questa parte. A quel punto, i poliziotti hanno stretto il cerchio attorno al pedofilo e sono entrati in azione. Il ventiseienne ora dovrà rispondere dell’accusa di violenza sessuale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.