Da tempo, un ragazzo tossicodipendente residente nella zona dall’Anagnina, a Roma sud, minacciava ed aggrediva i genitori colpevoli, ai suoi occhi, di non dargli più i soldi per acquistare la droga.
Il nucleo familiare, proprio a causa della non facile situazione, era già sotto l'attento occhio degli investigatori del commissariato Romanina, diretto da Laura Petroni. E così, dopo l’ennesimo atto di violenza verificatosi martedì mattina gli agenti della Polizia di Stato sono intervenuti all'interno dell'appartamento ed hanno bloccato, non senza difficoltà, il giovane e lo hanno arrestato. Il tutto è avvenuto mentre la madre, terrorizzata, fuggiva dalla casa in preda alla disperazione.
Il ragazzo è stato condotto nel carcere di Regina Coeli a disposizione della Magistratura. I genitori, invece, sono stati portati in ospedale per degli accertamenti. Solo quando si sono trovati al sicuro negli uffici della polizia, i coniugi hanno ricostruito gli anni di soprusi, vessazioni, minacce e violenze a cui, soprattutto negli ultimi mesi, venivano sottoposti dal figlio.
Secondo il racconto del padre, il ragazzo in questa come in tante altre occasioni tornava a casa e chiedeva dei soldi. Denaro, però, negato dall'uomo perché consapevole che sarebbe stato speso per comprare della droga. Il giovane, senza più alcun briciolo di lucidità, è andato su tutte le furie ed ha prima minacciato i genitori per poi picchiare il padre prendendolo a pugni.
L’anziano ha, inoltre, raccontato con profondo dolore che spesso, proprio per evitare di creare situazioni conflittuali, al ritorno dal lavoro si chiudeva in una stanza o nel giardino.Alla fine dell'operazione anche i due poliziotti intervenuti sul luogo delle violenze sono stati sottoposti a cure mediche per delle contusioni riportate nella colluttazione.
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