Solo un paio di spiccioli per rischiare la vita. Le cifre che vengono aggiute allo stipendio delle forze dell'ordine per coprire i rischi che si assumono nell'assolvere al loro dovere sono ridicole.
La vita di un poliziotto, evidentemente, è quella meno preziosa agli occhi del governo. Le indennità della polizia, infatti, sono in assoluto le più basse del pubblico impiego e in alcuni casi sono addirittura offensive. La somma cui posso aspirare i poliziotti esposti a oli pesanti e fumi tossici sembra uno scherzo, ma non lo è: 0,46 euro al giorno. Come ci spiega il sindacato Siap, "dovrebbe essere il governo ad aumentarle ma adesso pensa a tutto meno che ad adeguare le indennità di rischio dei poliziotti".
Poi c'è l'indennità per il rischio radiologico, che si aggira intorno ai 0,20 euro, e per ottenerli "devi anche dimostrare di aver usato la macchinetta ai raggi x che controlla le valigette abbandonate".
Non solo. Si potrebbe pensare che prendersi la briga di disinnescare una bomba sia un compito che dovrebbe essere ben remunerato. Invece no: lo Stato assicura al poliziotto solo 60 euro quando lo invia sul posto con il rischio di saltare in aria.
"Se c'è allarme bomba - commenta il sindacato - arriva un artificiere e la disinnesca: mette a repentaglio la sua vita per meno di 100 euro, è inaccettabile".Ma in Italia si pensa a schedare la Polizia, a tagliarne le risorse e colpevolizzarla ogni qual volta prova ad alzare un manganello. Se un poliziotto rischia di morire, diamogli pure solo 46 centesimi.
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