"Bando totale dalle scuole". L'Inghilterra mette fuorilegge gli smartphone

Con questa stringente norma il governo inglese mette un punto all'uso degli smartphone da parte degli studenti durante tutte le ore scolastiche

"Bando totale dalle scuole". L'Inghilterra mette fuorilegge gli smartphone
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Dopo mesi di grande discussione, è arrivata la notizia che di sicuro non farà piacere agli studenti, ma che mette un punto all'uso, o forse è più corretto dire l'abuso, dei telefonini a scuola. Il governo inglese ha già pubblicato le linee guida per "vietare" in qualsiasi modo i dispositivi da parte degli studenti anche durante gli intervalli o la pausa pranzo.

"Tolleranza zero"

Verrebbe da dire "tolleranza zero" sull'uso degli smartphone, diffusissimi in Gran Bretagna tra gli adolescenti, così come nella maggior parte del mondo, Italia compresa. Le scuole avranno la possibilità di scegliere su tre opzioni per vietarne l'uso: il divieto totale di introdurli a scuola e di conseguenza lasciarli a casa, oppure che vengano consegnati all'ingresso allo staff scolastico, o ancora chiusi negli armadietti messi a disposizione degli studenti. In ogni caso comunque i cellulari: "non devono essere né usati, né visti, nè sentiti" quindi lasciati totalmente spenti in qualsiasi delle opzioni che l'istituto scolastico sceglierà.

Più potere agli insegnanti

Per attuare queste nuove e stringenti regole, agli insegnanti verrà dato il potere di perquisire le borse e gli zaini degli alunni per sincerarsi della presenza degli smartphone. A dirlo il ministro dell'Istruzione Gillian Keegan che ha assicurato che a tutti verranno dati: "strumenti per agire, perché le scuole sono luoghi per apprendere e i telefonini sono, come minimo, una distrazione non richiesta". Per "strumenti" si intende anche una protezione legale che il governo fornirà alle scuole in caso di ricorsi da parte dei genitori che potrebbero lamentarsi per la confisca dei telefonini.

L'uso dei smartphone

In Gran Bretagna, ma non solo, la situazione è più o meno simile, il 97% dei bambini ha già un telefono a 12 anni, e la loro proliferazione ha causato preoccupazione anche per il rischio di bullismo e pressioni sociali fra gli adolescenti. Anche l'Unesco già da tempo si è schierato per l’eliminazione dei telefoni in classe, citando prove che il loro uso durante le lezioni abbassa la performance educativa. In Inghilterra la stretta sull'uso arriva sulla scia di una campagna lanciata da Esther Grey madre di Brianna, la sedicenne trans uccisa da due coetanei che erano stati esposti a contenuti violenti online. La donna aveva chiesto a gran voce che l’accesso ai social media tramite smartphone venisse vietato a tutti i minori di 16 anni.

Il "pericolo" a portata di mano

Anche il consigliere del ministero per l’Educazione Tom Bennet, si è espresso in merito: "I telefonini sono ovunque - da detto - e abbiamo la forte e crescente comprensione di quanto possano essere dannosi per lo sviluppo sociale ed educativo dei ragazzi". A parte qualche genitore preoccupato di non poter contattare i propri figli in caso d'emergenza durante il tragitto verso la scuola, gli unici a non essere d'accordo sulla scelta del governo, sono i sindacati che hanno criticato l’iniziativa del governo, sostenendo che si tratta di un falso problema, perché moltissime scuole già adottano una qualche forma di divieto nei confronti dei telefonini.

"Queste linee-guida faranno poca differenza -ha spiegato Daniele Kebede, segretario generale dell’Unione dell’Educazione Nazionale - e sono una distrazione rispetto ai reali problemi dell’educazione".

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