Un grande successo su YouTube, poi la lontananza dai social per qualche tempo, e ora un bellissimo ritorno per Karen Kokeshi (Karen Rebecca Casiraghi ndr), la famosa youtuber dai capelli turchini, ma soprattutto una ragazza come tante altre. Due anime, le sue, quella del nome d’arte “Kokeshi” (bamboline giapponesi di cui si è innamorata vedendole in un reality) e quella del suo nome reale, Rebecca Casiraghi, con tutti i timori e forse le paranoie, che colpiscono spesso le donne. Entrambe vivono e si fondano perfettamente all’interno del suo primo romanzo, Eva Sbagliata (Monadori), in cui la protagonista, Eva, è il suo alter ego. Un personaggio particolare dall’aspetto dimenticabile, un senso di inadeguatezza perenne e l'impressione di non padroneggiare per niente l'arte di stare al mondo. Una Bridget Jones 2.0 in cui i sentimenti e l'amore sono la spinta per prendere coraggio e rivoluzionare la sua vita. Un libro che è uno stimolo per tutte quelle che come Karen-Rebecca, "si piegano ma non si spezzano" e nonostante le incertezze che appartengono più all'immaginazione, che alla vita, arrivano molto più in là di quello che avrebbero immaginato. Eva troverà il grande amore come ha fatto nella vita Karen-Rebecca con Fabio Rovazzi? Ecco quello che ci racconta lei.
Il suo romanzo Eva Sbagliata è piacevolmente sorprendente. È riuscita a far quasi respirare tutte le paranoie di Eva, il suo senso di inadeguatezza. Quanto le somiglia?
“Eva l'ho cucita praticamente su di me. Ci sono davvero poco differenze tra me e lei. Soprattutto sotto l’aspetto delle insicurezze e delle paranoie. Quell’apparire un po’ disadattata agli occhi degli altri, anche se in realtà viene notato più che altro da lei, mi appartiene molto”.
Scrivere questo libro l’ha aiutata sotto questo aspetto?
“Sì e no visto che ormai ci convivo da 27 anni. Sotto questo punto di vista ero già abbastanza preparata. Però sicuramente è stato un aiuto mettere tutto su carta. Un motivo forse per sdrammatizzare e ridere di queste cose”.
Eppure questo suo “sentirsi inadeguata” contrasta un po’ ad esempio con il colore dei suoi capelli, che non passa certo inosservato. Noi donne sappiamo bene che cambiarli spesso racconta molto di noi. Per lei che significato hanno?
“Anche questa è stata una scelta precisa. Ho passato tutta l’adolescenza a sentirmi un po’ in ombra, quindi, cambiare colore e sceglierlo così acceso è stato un modo per dire: “Eccomi, ci sono anche io”. Cosa che invece Eva nel romanzo non ha fatto. Forse questa è una delle poche differenze con me. Lei è un po’ come se avesse detto: ‘Non ho speranza di andare più avanti di così". Si è un po’ rassegnata a sentirsi trasparente. Questa è una cosa ben presente già dalle prime pagine del libro, quando lei si specchia e si sente: 'Una qualunque'”.
In lei però mi sembra che ci sia una grande volontà di venire fuori. Forse con il suo lato Kokeshi?
“Secondo me l’insicurezza può sfociare in diverse strade, una delle quali è cercare in tutti i modi di mascherarla portandola all’estremo. Un po’ come ho fatto nei miei video su YouTube dove cercavo di fare uscire il contrario di quello che sono. Eva invece cerca di accettarsi così com'è”.
Nel libro è uscita più la sua anima Kokeshi o Casiraghi?
“Molto più Karen- Rebecca, che Kokeshi”.
Parlando proprio del nome che ha scelto, Kokeshi, evoca una passione per l’oriente...
“Amo molto ciò che è asiatico. Il nome l’ho scelto guardando un reality show giapponese. Le Kokeshi sono delle bamboline di legno. Mi piaceva il suono, e ho pensato di farlo mio”.
Proprio per questa sua passione, visto che lei è un’amante dei manga e del fantasy, mi ha sorpreso la scelta di scrivere un romanzo, che fondamentalmente parla della forza dei sentimenti...
“Il fantasy è il genere che amo, e che ho sempre letto tanto. Però lo ritengo quasi un’arte. Credo che ci voglia tempo, esperienza e dedizione, anche nel documentarsi. Questo perché è basato sul folclore reale di tantissimi Paesi diversi nel mondo. Io non avevo abbastanza tempo e anche esperienza a mio parere, quindi ho preferito scrivere qualcosa di più personale e interiore”.
La storia che racconta è molto movimentata. Ci sono colpi di scena, incontri inaspettati, situazioni anche molto divertenti. Ha detto di averla scritta di getto, come le è venuta questa idea?
“Appena mi hanno proposto di scrivere il romanzo, mi è venuta subito in mente. Dopo un’ora avevo già scritto nelle note più o meno tutta la successione degli eventi, e anche i personaggio. È stata una cosa che forse avevo dentro e non lo sapevo”.
Lei è una youtuber, ma ha spesso detto che da sempre ama scrivere, perché ha iniziato solo ora?
“Mi sto rendendo conto in questi ultimi anni, che ci sono diverse cose che potevano diventare passioni reali e concrete nella mia vita, a cui non ho mai dato il giusto credito. Pensavo di non essere abbastanza all’altezza e non essere destinata a quello. Quindi nonostante amassi moltissimo la chimica o la storia dell'arte, le ho lasciate da parte".
Si può sempre iniziare…
“Forse per la storia dell’arte, per la chimica la vedo un po’ dura”.
Che messaggio pensa di aver dato con il suo libro?
“Non mi sento la persona giusta per dare insegnamenti, non ho cercato di dare un messaggio. Secondo me può essere un libro in cui magari trovare un po’ di accettazione, un respiro di sollievo. Forse per tutte quelle che si rivedono in Eva e che hanno le sue stesse paranoie, leggendolo possono sdrammatizzare e riderci sopra. Più che altro leggendolo non ti senti la sola a sentire certe cose”.
Senza spoilerare troppo la trama, Eva dopo essere stata lasciata dal suo fidanzato prende coraggio e parte per un lungo viaggio pieno di colpi di scena per dirgli che è ancora innamorata di lui. Ha raccontato che anche lei lo ha fatto. Ora che però vive questa storia importante dal 2019 con Fabio Rovazzi, pensa che l’amore possa guarire le nostre insicurezze?
“L’amore può darti molte conferme, tante sicurezze, ma allo stesso tempo la cosa più importante è avere consapevolezza di noi stessi. Però ora sono più tranquilla. Fabio posso dirlo, è il primo vero grande amore della mia vita. Ho avuto tante cotte, tanti innamoramenti ma lui è il primo con cui ho un legame così forte. Ovviamente se dovesse andar male non so come reagirei. Forse farei peggio di Eva”.
Il suo fidanzato Fabrio Rovazzi ha letto il libro? Cosa le ha detto?
“Mi ha chiesto tante volte mentre lo scrivevo di farglielo leggere, ma io volevo fare le cose per bene, soprattutto con la persona che amo e regalarglielo all'uscita. Ancora non ha avuto modo di leggerlo, ma mi ha detto che mi farà sapere”.
Questa domanda c’entra poco con il suo libro, ma le devo confessare che l’ho un po’ invidiata quando ha partecipato insieme al suo fidanzato alla prima di Star Wars : L’Ascesa di Skywalker a Los Angeles. Che esperienza è stata per lei?
“Bellissima. Abbiamo incontrato personaggi del calibro di Mark Hamill (l’attore che ha interpretato il personaggio di Luke Skywalker ndr) e di J.J. Abrams. Per me la cosa più bella è stato vedere Fabio, che è cresciuto con Star Wars, letteralmente impazzito. Io sono un po’ più sul lato Harry Potter, ma vedere lui così emozionato è stato bellissimo”.
Lei invece per chi impazzirebbe?
“Come dicevo, sicuramente conoscere i tre protagonisti di Harry Poter. Quando ho visto la reunion, ho pianto come una fontana”.
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