L'America di Ron Paul? No alla banca centrale, sì al libero mercato

Rifiuto del monopolio monetario statale e libero mercato al centro di "La terza America. Un manifesto" di Ron Paul, interessante pure per noi europei alle prese col fallimento dell'euro Compra l'ebook a 2,99 euro

L'America di Ron Paul? No alla banca centrale, sì al libero mercato

Non ce l’ha fatta: o forse sì. In campagna fino a qualche giorno fa nelle primarie che hanno individuato in Mitt Romney lo sfidante che i repubblicani opporranno all’uscente Barack Obama nella corsa alla presidenza degli Stati Uniti, Ron Paul è destinato a ritagliarsi uno spazio nella storia del nostro tempo ben al di là dei suoi successi e dei suoi insuccessi politici. In America e non solo (i “paulisti” sono ormai presenti in molti Paesi dell’Occidente), questo anziano ginecologo texano ha saputo compiere un vero e proprio miracolo, creando un autentico movimento libertario di massa forse per la prima volta dopo la Anti-Corn Law League che a metà Ottocento portò alla cancellazione dei dazi doganali inglesi.

In particolare, Paul ha saputo sfondare soprattutto tra i giovani, creando un amalgama assai coerente, in fin dei conti, tra oppositori della presenza Usa nel mondo e i nemici della tassazione e della spesa pubblica. Questo volume (La terza America. Un manifesto) offre una sintesi del progetto rivoluzionario che ha scaldato i cuori di tanti americani e che, se non è diventato maggioritario, è riuscito comunque a imporre nel dibattito pubblico una posizione coerentemente anti-interventista, volta a restituire potere alla società e alle comunità locali, decisa a restaurare la Costituzione originaria (violentata dalla Corte costituzionale), determinata a far sì che l’America resti quel sogno straordinario che ha saputo costruire una grande civiltà.

Il libro tocca tutti i temi maggiori del progetto libertario di Paul: il rifiuto dell’America come poliziotto globale, l’esaltazione del libero mercato e delle libertà economiche, la difesa delle libertà civili e al tempo stesso dei valori tradizionali. Uno spazio particolare è dedicato poi alla moneta, che Paul – da cultore di Mises e Rothbard – vorrebbe sottratta al monopolio statale. Come spiega pure in un suo altro libro specificamente dedicato a questo tema ed edito anch’esso da Liberilibri (End the Fed), per Paul la Fed (Banca Centrale Statunitense) andrebbe abolita e bisognerebbe lasciare emergere un sistema monetario concorrenziale, che permetta il ritorno di valute agganciate a metalli preziosi e quindi sottratte a ogni manipolazione arbitraria.

Si

tratta di questioni tanto più interessanti anche per gli europei, costretti a fare i conti con il fallimento epocale di una moneta pianificata dall’alto e fuori da ogni logica di concorrenza quale è l’euro.

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