C’era una vecchia canzone, “Over the Hills and Far Away”. Non quella composta da Robert Plant, ma un’altra, che veniva cantata dai soldati inglesi in marcia negli angoli più remoti dell’impero, come quelli immaginati ne “L’uomo che volle farsi re” o nei racconti di Kipling. Diceva “..il re comanda e noi obbediamo”, la cantavano e ricantavano lunghe file di giubbe rosse, per secoli, fin da quando i primi Tommy Atkins, come vengono chiamati in gergo i soldati di sua maestà, decisero di arruolarsi e partire per difendere le corona e tutti i suoi possedimenti.
Dalla Guerra dei Trent’anni - quando il Regno non era ancora “unito” - alle Guerre boere, quando l’Impero britannico lambiva ormai tutti e cinque i continenti e la Union Jack sventolava dal Canada a Singapore, passando per Afghanistan e India, i soldati britannici hanno sempre combattuto con quella loro giubba rossa indosso. Un’uniforme voluta per la prima volta da Oliver Cromwell per il suo New Model Army nel 1645 sul campo della battaglia di Naseby, durante la guerra civile. E sebbene già nel XV secolo gli irlandesi avessero coniato il termine “giubbe rosse”, o “tonache rosse”, riferendosi ai soldati di Elisabetta I, che usavano portare mantelli di colore scarlatto, fu quella la prima volta in senso "ufficiale".
Divenuta d’ordinanza per tutti i tommies, da allora la giubba rossa si rese nota in tutto il mondo per l’efficienza letale del suo esercito. Non a caso l’espansione dell’Impero britannico resterà un primato imbattuto. Modificata nel corso dei secoli, tra la guerra d'Indipendenza americana e la guerre napoleoniche, fino alla celebre battaglia di Balaclava combattuta durante la guerra di Crimea nel 1854: quando la leggendaria "Sottile linea rossa" lungo cui si erano schierati gli effettivi del 93° reggimento di fanteria, i Sutherland Highlanders, fermò sul campo la carica a cavallo del 12° ussari russo. Il 93°, un reggimento di soldati scozzesi, indossava il kilt (ovviamente privo di biancheria come da tradizione, ndr) sotto la giubba scarlatta. Ed è rimasta in auge almeno fino alla battaglia di Gennis, combattuta in Sudan contro i guerrieri del Madhi nel penultimo giorno del dicembre 1885.
Quella sofferta vittoria fu invero l’ultima occasione in cui i soldati di Sua maestà vestirono la giubba rossa in battaglia. Questo poiché era comune la credenza tra gli ufficiali dai lunghi baffi d'ordinanza, che “le uniformi rosse apparissero più formidabili agli occhi dei dervisci”, e quindi incutessero loro più timore. Lo stesso era accaduto durante la battaglia di Kirbekan nel febbraio di quello stesso anno, quando ai soldati dei reggimenti South Staffordshire e Black Watch venne ordinato di rinunciare all’uniforme color kaki per vestire la vistosa giubba rossa sotto i loro caschi di sughero modello Wolseley.
Già nella prima metà del XIX secolo appariva ormai chiaro su ogni fronte come la guerra e le tattiche che ormai la dominavano, si fosse evoluta ad un livello tanto dinamico quanto letale, da rendere stendardi, insegne, sciabole luccicanti e formazioni che avanzavano in uniformi inconciliabili con ogni concetto di "mimetistmo" quasi si trattasse di una marcia in parata, come un'antica follia che non poteva portare a nessun altro risultato se non quello di fornire all’avversario un facile bersaglio. Le vecchie manovre erano ormai superate, e con esse lo erano anche quelle gloriose uniformi dai colori vistosi che avevano attraversato mille campi di battaglia.
Le formazioni che ormai combattevano armate di fucili a ripetizione estremamente precisi, e che spesso tendevano imboscate in conflitti che facevano conoscenza con sempre più diffuse azioni di guerriglia, tramutarono le “formidabili” giubbe scarlatte in bersagli individuabili da grande distanza. Ciò si era reso evidente già durante la Prima guerra boera, combattuta nel Transvaal tra il 1880 e il 1881 dagli irregolari boeri, o Afrikaners, che inflissero pesanti perdite agli inglesi.
Da allora infinite variazioni del colore kaki, che venivano già impiegante da tempo nei contingenti coloniali di stanza nelle Indie britanniche e nell'Estremo oriente, sostituirono, ovunque e per sempre, le vecchie giubbe rosse.
Relegate alle parate, alle serate di gala, e in servizio alle sole Coldstream Guard dell’omonimo reggimento - il più antico d'Inghilterra insieme a quello di cavalleria dei Blues and Royals, anch’esso creato ai tempi di Cromwell. Stiamo ovviamente parlando delle sentinelle che si avvicendano con il loro passo marziale e il loro vistoso e ingombrante colbacco d’orso di fronte a Buckingham Palace. A perenne guardia di Sua maestà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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