Dall'Italia al Marocco in bicicletta: impresa da 3500 chilometri

Claudio Gentili, falegname della provincia di Rieti, è partito stamattina in bicicletta da Poggio Mirteto Scalo per raggiungere Casablanca

Dall'Italia al Marocco in bicicletta: impresa da 3500 chilometri

Un’impresa da 3500 chilometri cominciata oggi alle 11 e che si concluderà con il ritorno per l’Epifania quella di Claudio Gentili, che arriverà a Casablanca, in Marocco, in bicicletta partendo da Poggio Mirteto, in provincia di Rieti. Claudio Garibaldi è un cicloviaggiatore di 53 anni originario di Montopoli di Sabina, sempre in provincia di Rieti. Falegname di professione, ha scelto questo sport per pura passione. E vorrebbe che potesse diventare più di un hobby.

La partenza era alle 11 dal Campo Base Alfa di Poggio Mirteto Scalo. Per una piccola parte dell'impresa questo impavido viaggiatore su due ruote è stato accompagnato da alcuni ciclisti del comitato provinciale di Rieti dell’Aics - Associazione italiana cultura e sport, che vede presidente Stefano Pecci. Dopo qualche chilometro in compagnia, Gentili ha proseguito da solo e arriverà in Spagna. Poi penderà un traghetto per raggiungere Tangeri e si dirigerà sempre in bici verso la meta prefissata: Casablanca.

Claudio Gentili ama visitare il mondo viaggiando in bicicletta e parlando con le persone che incontra. Conosce solo qualche parola di inglese ma riesce a comunicare in qualsiasi lingua attraverso il traduttore nello smartphone. In questo modo tutto personale di visitare luoghi vicini e lontani, questo cicloviaggiatore ha scelto di raggiungere la prossima meta.

Il protagonista di questa avventura viaggia a costo zero. La sua mountain bike gli era stata regalata. In totale porta con sé durante i viaggi circa 35/40 chili di peso, distribuiti in cinque borse: tre dietro e due sul davanti. Nelle sacche laterali ci sono pezzi di ricambio, attrezzatura di vario genere e bevande. Sul davanti porta materassino, sacco a pelo e tenda. Lo zaino contiene il vestiario. I suoi bagagli comprendono anche un contenitore coibentato per i medicinali ideato da lui, in modo che la temperatura non superi i 15 gradi. Nulla è lasciato al caso durante i suoi lunghi viaggi. Gentili si porta dietro anche un depuratore per l’acqua dotato di filtro e viaggia utilizzando dei piccoli pannelli fotovoltaici per produrre l’energia elettrica necessaria a ricaricare lo smartphone e per le luci. Cucina da solo e utilizza un pentolino, olio e sale.

Finora è arrivato in bicicletta a Gavdos (800 chilometri) e a Sparta (600 chilometri) in Grecia, e a Istanbul (1400 chilometri) in Turchia. Al ritorno, invece, utilizza i mezzi, altrimenti il viaggio gli porterebbe via troppo tempo. Di solito viaggia da solo. L’unica eccezione è stata Gavdos, destinazione che ha raggiunto in compagnia di un amico. La sua idea iniziale era di visitare in bicicletta i quattro punti all’estremo nord, sud, est e ovest dell’Europa. Ad oggi ha toccato l’est e il sud, scartando poi il nord che non lo affascina in modo particolare. Oggi è partito per arrivare a ovest, anche se l’impresa non si arresterà in Portogallo ma lo vedrà arrivare in Marocco.

Fra un paio d’anni è prevista una meta più ardua: l’oriente.

Le destinazioni ultime saranno Cambogia e Vietnam, passando per Grecia, Turchia, Iran, Tagikistan, Tibet, Nepal e Mauritania.

È possibile seguire le sue imprese sui social attraverso il profilo Facebook Claudio Gentili, su Instagram seguendo gentili_claudio e attraverso il canale YouTube Claudio Gentili.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica