Divieto di ricostituzione del fascismo? Ma se c'è chi ha già rifondato il partito...

Giorni fa sono esplose le polemiche sulla proposta, presentata in parlamento, volta ad abrogare il divieto di ricostituzione del partito fascista. Ma un 34enne di Isernia qualche anno fa ha ricostituito il Partito fascista repubblicano. E un tribunale gli ha dato ragione

Divieto di ricostituzione del fascismo? 
Ma se c'è chi ha già rifondato il partito...

Negli ultimi giorni si è scatenato un putiferio a seguito della proposta di abrogazione del divieto di ricostituzione del Partito fascista, formulata da alcuni parlamentari del Pdl e uno del Fli (che poi ha fatto marcia indietro). Ne è nato un polverone mediatico senza precedenti, a conferma che il tema “fascismo” continua a scaldare gli animi e dividere la politica. Ma c’è una persona, in Italia, che il partito fascista l’ha ricostituito davvero. È Alberto Castagna, 34 anni, di Isernia: il suo primato consiste nell’aver rifondato il partito fascista senza violare la legge. Ma com’è possibile, se esiste il divieto contenuto nella XII disposizione transitoria e finale della Costituzione?

Il Partito fascista repubblicano Castagna fonda il Partito fascista repubblicano nel 2007: il nome è lo stesso di quello fondato da Mussolini il 14 novembre 1943, nella Repubblica sociale italiana, con segretario Alessandro Pavolini. Lo registra all’Agenzia delle Entrate e, di fatto, ne è il segretario. Crea un sito internet e inizia a fare proselitismo, incassando le quote d’iscrizione che gli arrivano da tutta Italia, specie dal Nord. Dopo pochi mesi, e alcune decine di iscritti, si deve fermare. Nel 2008 per lui arriva una denuncia e addirittura un’interrogazione al parlamento europeo. L’accusa è quella di aver violato la Legge Scelba del 20 giugno 1952, n. 645 (commette reato chiunque “fa propaganda per la costituzione di un'associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità” di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure da chiunque “pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”. Dopo pochi mesi il pm Mattei, di Isernia, chiede l’archiviazione del caso (accolta dal gip Scarlatelli), riconoscendo che il partito non perseguiva finalità antidemocratiche né intendeva rifarsi alla dittatura. Un buco nell’acqua per chi lo accusava, un bel “successo” per Castagna.

L'esaltazione del fascismo Nonostante la vittoria in tribunale il fondatore del Partito fascista repubblicano decide di “congelare” il progetto politico, in attesa di tempi migliori. Nel frattempo scrive un libro - che ora sta cercando di pubblicare - che ricostruisce le tappe della vicenda giudiziaria e si sofferma, con dovizia di particolari, sul fascismo. Inutile dire che il movimento di Mussolini è, per Castagna, quanto di meglio sia mai stato fatto in Italia da diversi secoli a questa parte. Definire l’autore un revisionista è dire poco. Scorrendo le pagine del suo manoscritto emerge una vera e propria esaltazione, per certi versi acritica, del Ventennio. E’ difficile farsi dire un aspetto negativo delle camicie nere… solo insistendo Castagna si lascia andare, puntando il dito contro l’alleanza con la Germania. Ma, tiene precisare subito dopo, quasi temendo un’accusa di lesa maestà, che Mussolini fu costretto a farla. Come dicevamo è solo sul “positivo” che si concentra il libro di Castagna: lo stato sociale, le infrastrutture, la tecnologia. “Tutti aspetti nascosti dalla storiografia ufficiale”. Le cose non stanno esattamente così, basta leggere uno dei tanti libri scritti da Renzo De Felice.

La militanza in Azione Giovani Iscrittosi ad Azione Giovani (il movimento giovanile di Alleanza Nazionale) nel 1998, Castagna si diploma in ragioneria e poi si iscrive a Scienze politiche. Non porta a termine gli studi universitari, ma continua a fare politica, candidandosi alle amministrative con il movimento Fascismo e libertà, da cui esce nel 2006. Poi decide il grande “salto”: rifondare il partito fascista, quello nato dopo la caduta del regime, il 25 luglio del 1943, e la liberazione di Mussolini ad opera dei tedeschi. Quel fascismo che, per certi versi, si richiama alle origini.

La politica e il lavoro Non ha ancora deciso, Castagna, se ributtarsi in politica a capo fitto oppure lasciar perdere. In questa fase della sua vita più che altro gli interessa portare avanti quella che ritiene una “battaglia di verità”. E per farlo sta mettendocela tutta per far pubblicare il suo libro. Single, famiglia che vota per il centrodestra - padre, madre e una sorella di quattro anni più piccola - (“ma non professano le mie idee”, tiene a precisare), Castagna collabora come ausiliario per la Polizia provinciale di Isernia. Su Facebook si mostra in camicia nera, con lo sguardo da duro. Poi, ogni tanto, pubblica delle frasi a effetto. Ovviamente il tema fisso è sempre lo stesso: il fascismo. O, in alternativa, l’anticomunismo. Unica eccezione: il tifo per il Napoli.

Fini, la patria e le "proposte leghiste" Ci tiene a ribadire un concetto: il fascismo non è di destra, o estrema destra, ma nasce come “terza via”. E, consapevole di strizzare l’occhio a una grossa fetta dell’elettorato di centrodestra italiano, si diverte a tirare cannonate su Fini: “Con molta confusione da delfino di Almirante è passato ad avere come modello la destra liberale europea, che vorrebbe rappresentare”. Come molti ex di An (vedi Storace) non ha mandato giù la svolta di Fini del 2003, quando l’attuale presidente della Camera a Gerusalemme, mentre visitava il museo dell'Olocausto, pronunciò frasi come queste: “Il fascismo fa parte del male assoluto” e “Le leggi razziali furono un'infamia” e, ancora: “Salò fu una pagina vergognosa”. Eppure la storia, così come la politica, va avanti. Da buon fascista Castagna non apprezza la Lega e, ci tiene a ricordare, “la patria è la prima cosa di tutte”.

Riconosce però che Maroni sta lavorando bene. E da tempo per aumentare la sicurezza dei cittadini propone di istituire la Guardia nazionale su base volontaria. La stessa proposta l’hanno fatta alcuni deputati del Carroccio pochi giorni fa…

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