Le donne, splendidi oggetti misteriosi

Il tempo che passa non spiana sempre i dubbi, né cancella le difficoltà che emergono dai rapporti amorosi, anzi, il più delle volte con gli anni il ménage si complica terribilmente e le spine aumentano il crogiuolo. Quando lui crede di avere intuito cosa passa nella mente di una lei silenziosa o di aver afferrato la verità (vera o presunta) su un comportamento femminino, puf, la certezza svanisce. E all’uomo non resta che ammettere la propria ignoranza, che poi è anche un punto di forza: «Perché il bello di ogni donna sta nell’avvincente rischio che rappresenta nel maschio». A confessarlo è Marco Falaguasta, bel tenebroso nelle fiction tv che nel 1991 ha fondato la sua compagnia teatrale «Bona la prima», sfornando ben 11 commedie scritte, dirette e interpretate per la gioia di un pubblico autoironico, pronto a immedesimarsi nelle piccole grandi storie d’amore e d’amicizia raccontate sul palco: dalla capostipite So tutto sulle donne a Due volte Natale (di cui Falaguasta ha firmato anche la versione cinematografica nel 2004) fino a Il sapore della luna. Il 7 luglio l’attore romano, laureato in giurisprudenza e compagno dell’attrice Francesca Rettondini, debutterà a Villa Sciarra col sequel del suo primo canovaccio, So tutto sulle donne… 20 anni dopo… nell’ambito della kermesse «Roma che ride 2009» . Il sipario resterà alzato fino al 23 agosto.
La storia racconta di Piero che, a quattro mesi dal matrimonio, viene lasciato dalla sua fidanzata storica e una sera d’estate si ritrova con i suoi tre amici a parlare di quei meravigliosi rompicapi chiamati donne. A incarnare la generazione di maschi insicuri e impacciati, immersi in una società multistrato che affianca single e famiglie allargate, coppie gay e etero, con Marco Falaguasta ci saranno Piero Scornavacchi, Marco Fiorini, Danilo De Santis, Vasco Montez e Shara Guandalini.

«Pensavo di aver capito, al punto che volevo intitolare la commedia Adesso so veramente tutto sulle donne ma dopo aver scritto qualche pagina della storia mi sono reso conto che anche oggi, per altre ragioni, di donne ne so poco - sospira l’autore - se sapessi la tecnica per trovare la donna giusta o per capire umori e sensazioni, forse sarebbe la fine».