Donne trascurate per il calcio? La Svizzera è pronta a consolarle

Nino Materi

Perché le donne dovrebbero rifugiarsi in Svizzera durante i prossimi Mondiali di calcio? Ci sono almeno due buoni motivi.
Il primo: per un mese fidanzati e mariti le ignoreranno completamente, rimanendo incollati alla tv concentrati sulle partite. Il secondo: per tutto giugno ad accogliere il gentil sesso (trascurato dai maschi per ragioni «tecnico-tattiche») ci sarà, tra le valli alpine, una comitiva di super machi capitanata da Renzo Blumenthal.
Chi è Renzo Blumenthal? Alle lettrici del Corriere del Ticino non sarà sfuggita la sua foto pubblicata in occasione dell’elezione di «Mr Svizzera 2005». Un pezzo di marcantonio che l’Ente del Turismo svizzero (presieduto da una gentile signora in carriera) ha pensato di ingaggiare per un video pubblicitario mirato ad accalappiare le turiste rese temporaneamente «vedove» dal fascino libidinoso dei gol in terra di Germania.
«Qui ci sono uomini che alle curve del pallone preferiscono le curve delle femmine intimamente deluse» è il messaggio niente affatto subliminale lanciato dai muscolosi interpreti dello spot elvetico. Un filmato di pochi secondi in cui, per esaltare le «qualità» della Svizzera, finalmente non si ricorre alla cioccolata o agli orologi a cucù, bensì all’avvenenza di questa pattuglia di belloni palestrati: una specie di «Centocelle Nightmare» in versione cantonale.
La réclame si apre con un aitante giovanotto che - con una sega - taglia un albero e contemporaneamente lancia un’occhiata di fuoco alla turista di passaggio; poi il video prosegue con una guida di montagna che si mette il burro cacao, gesto che manda in brodo di giuggiole la mamma di Heidi; infine il filmino si conclude alla grande con «Mr Svizzera 2005» impegnato in un’operazione che è tutta un programma: la mungitura - con mano sapiente - di una mucca vezzosamente in posa come quella della Milka. All’appello dei latin lover elvetici non manca neppure un capostazione e un improbabile marinaio finito in Svizzera non si sa bene perché. Anche loro, affascinanti come fotomodelli, invitano le donne straniere a «scappare dal mondiale» perché - recita una voce elegantemente sexy alla Franco Califano - «qui vivono uomini che passano meno tempo a seguire il calcio e molto più tempo a prendersi cura di te».
«È un modo simpatico per attrarre i turisti - dice Veronique Kanel, portavoce dell'ente del Turismo svizzero - e naturalmente il massimo numero di donne, che non sono interessate al calcio e vogliono venire in Svizzera mentre mariti e fidanzati sono incollati ai televisori a guardare le partite».
Lo spot, che sarà accompagnato da una classica musica alpina e farà una sorta di apologia della vita sessual-agreste, darà conto di un’«offerta speciale» dedicata naturalmente solo alle donne a cui l’amorevole ditta Blumenthal&Co. riserverà «lunghe passeggiate, partite a golf, shopping frenetico e tanta... rilassatezza».
Indignate le reazioni in Italia. Il nostro Paese, infatti, inspiegabilmente non è stato inserito tra quelli in cui verrà trasmessa la réclame.

Decisione che ha sconcertato un funzionario dell’Ente del Turismo svizzero i cui genitori sono però di origine siciliana: «Mi hanno telefonato tanti compaesani che, colte le allusioni del video, per sbarazzarsi definitivamente delle mogli avrebbero certo prenotato per loro una vacanza lunga diverse settimane».
Per godersi in santa pace i Mondiali di calcio si fa questo ed altro.

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