Due funerali per lo stesso defunto Adesso Verdi si rivolta nella tomba

Muore una parente del musicista. I figli decidono per necrologi separati ed esequie in giorni diversi. Poi, in extremis, l’accordo

Due funerali per lo stesso defunto 
Adesso Verdi si rivolta nella tomba

Pace e bene. Be’, mica tanto bene. La figuraccia del «doppio funerale» è stata evitata. Ma quanta fatica... Alla fine si sono celebrati ieri pomeriggio nella chiesa di Busseto le esequie di Rossana Malinverni, vedova del notaio Alberto Carrara Verdi, discendente di Giuseppe Verdi. Ultimo atto di una vicenda imbarazzante. Ben sintetizzata da questo post: «Se ci si può fare il funerale due volte, allora ci si può sposare due volte, ricevere il battesimo due volte, la prima comunione due volte, la cresima due volte... ». Davvero difficile dare torto alla lettrice della gazzettadiparma.it rimasta sconcertata - come tutti, a Busseto e dintorni - da quel doppio annuncio mortuario che sapeva tanto di macabro derby; di quelli che si giocano in famiglia e che, proprio per questo, sono i più combattuti. Ai limiti della crudeltà. Doppie esequie in 48 ore: ma la persona era la stessa e il luogo il medesimo. Una lite noir tra i discendenti di Giuseppe Verdi che - forse per onorare la memoria del mitico compositore - hanno deciso di suonarsele (metaforicamente) di santa ragione.

Fatto sta che gli eredi del Cigno di Busseto si sono divisi anche davanti al feretro di Rossana Malinverni, vedova del notaio Alberto Carrara Verdi, discendente del musicista del Nabucco, il cui volto da nonno canuto impreziosiva la defunta banconota da mille lire. Va’ pensiero sull’ali dorate... dell’amarcord.

Ecco le squadre scese in campo(santo): da una parte due dei figli con i rispettivi coniugi; dall’altra altre due figlie. I congiunti della signora Malinverni hanno fatto anche necrologi separati sulla Gazzetta di Parma, sollevando non poche critiche. La lite pare abbia origine antiche, nate in seguito alla scomparsa del padre e poi sfociate in cause legali. Risultato: nel primo necrologio «i figli Maria Mercedes con Massimo ed Angiolo con Manuela, i nipotini, la cognata Gabriella Carrara Verdi e i parenti annunciano i funerali per mercoledì, con partenza alle 15 dall’ospedale di Vaio per la collegiata di Busseto, con celebrazione del rito funebre alle 15.30».

Nel necrologio-bis, invece, «le figlie Emanuela con Fabio e Ludovica con Robert ed il piccolo Alberto, nell’annunciare il decesso della madre, comunicavano che i funerali avranno luogo giovedì alle 9.30, nella stessa collegiata di Busseto».

Ma come: lo stesso funerale, una volta celebrato «mercoledì» e un’altra volta «giovedì»? Non si tratta di un refuso, ovviamente, ma appunto delle due distinte necrologie commissionate dai familiari più diretti della «cara estinta». A poche ore dalle esequie di Rossana Malinverni, l’atteso accordo. A vincere è stata l’opzione «mercoledì», e così i funerali si sono svolti ieri.

In precedenza Emanuela Carrara Verdi, insieme alla sorella, avevano chiesto con una lettera all’agenzia di onoranze funebri e all’ospedale di Fidenza, dove è conservata la salma, di posticipare di 24 ore il funerale. La motivazione addotta dalla donna era quella di «favorire la partecipazione della sorella Ludovica che deve ancora arrivare in Italia dagli Stati Uniti, paese dove vive».

Pronta la reazione del ramo funebre del «mercoledì»: «La lettera non ha alcun appiglio legale in grado di fermare

la nostra celebrazione». Che infatti ha avuto il suo regolare svolgimento.

Ma di certo c’è chi si sta comunque rivoltando nella tomba: tutta colpa di quanti si sono divertiti a fargli vedere i sorci verdi. Anzi, Verdi.

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