Ecco l'auto che verrà e si guida senza mani

Ecco l'auto che verrà e si guida senza mani

Seduti in auto accanto a un guidatore esperto. Vi anticipa l'esperienza e ve ne spiega pure i dettagli tecnici e ingegneristici. Ma non si è mai pronti abbastanza. L'autista accelera dritto verso l'ostacolo e più gli si avvicina più spinge l'acceleratore. Sessanta chilometri all'ora sembrano duecento. Poi, senza preavviso, toglie le mani dal volante. Superfluo spiegare che cosa si provi in una situazione simile: pensate di schiantarvi. E invece no. Perché il volante sterza da solo, esattamente sul lato sgombro da ogni intoppo e voi non potete fare altro che tirare un sospiro di sollievo. È questa una delle tante scoperte che si possono fare al Ford Lommel Proving Ground in Belgio, il luogo in cui da oltre quarant'anni Ford of Europe testa tutte le sue auto. Assolutamente chiuso - di solito - ai visitatori. La squadra che lo anima è composta da circa 350 persone, di cui ben 50 sono ingegneri e 85 meccanici. Qui si provano, sette giorni su sette, anche i prototipi. E non solo si respira, ma si tocca con mano il futuro dell'automobile. Ancora più significativo per Ford dal momento che quest'anno celebra il centesimo anniversario della nascita della catena di montaggio. A partire dalla sicurezza, come nel caso che vi abbiamo descritto sopra. Si chiama Obstacle Avoidance: i sensori posti intorno all'auto permettono di riconoscere gli ostacoli e inviano segnali sonori e visivi. E poi, se non avete le mani sul volante, l'automobile entra in azione da sola per salvarvi la vita. Si tratta ancora solo di un prototipo, perché andranno chiariti molti dettagli: per esempio che cosa programmare nel caso in cui tutte le direzioni fossero inagibili. Forse uno stop? Per restare in tema di «automobile autonoma», Ford sta anche studiando un sistema di parcheggio automatico pensato soprattutto per situazioni «estreme» come garage o parcheggi troppo stretti. Il vostro veicolo parcheggerà davvero da solo, nel senso che voi sarete fuori e non dovrete fare altro che premere un tasto di un telecomando per attivarlo. Certo, quando si parla di automazione entrano in gioco molti altri aspetti, soprattutto quelli legali. Di chi sarà, per esempio, la responsabilità nel caso l'auto urtasse il veicolo accanto? Ma è altrettanto certo che il futuro, in ogni settore, sta proprio nella tecnologia.Una tecnologia che si sta ora intrecciando anche con la medicina e la telemedicina. È allo studio un sistema di monitoraggio cardiaco (reso possibile da sensori inseriti nello schienale) e, in un futuro un po' più lontano, dei livelli di glucosio. Un esempio: chi è a rischio di infarto potrà essere sicuro che il suo medico sarà avvertito subito se qualcosa non va. E la macchina attiverà le misure di sicurezza.Un altro progetto a cui stanno lavorando ingegneri e progettisti di Ford riguarda la connettività. La possibilità, cioè, di scambiarsi informazioni molto precise e in tempo reale su quanto accade in strada, con la possibilità di vedere che cosa avviene.Dopo tutti questi prototipi, che abbiamo provato di persona, la tecnologia MyKey e l'Emergency Assistant sembrano servizi quasi banali, per quanto importanti. MyKey, infatti, è un sistema già operativo che consente ai genitori di porre limiti al veicolo quando viene guidato dai figli, primo fra tutti la velocità.

Mentre grazie all'Emergency Assistant del sistema Sync (che gestisce i comandi vocali), un eventuale incidente viene segnalato alla polizia con la posizione di veicolo. E sempre grazie al sistema Sync, è ormai possibile controllare le applicazioni di tablet e smartphone senza mai togliere le mani dal volante.
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