Dicono che Spinelli per lui vuole almeno dieci milioni e probabilmente neanche basterebbero: «Facciamo dodici e poi forse se ne parla».
Alessandro Diamanti, dopo una vita a galleggiare nelle serie minori, adesso può fare il salto e raddoppiare i suoi 250mila euro scarsi di ingaggio, lo sa e lo sa anche Spinelli che se lo vorrebbe tenere, ecco perché chiede una cifra che nessuno gli darà mai, ma ci prova. Intanto il presidente si lavora Fabio Galante, che gli ha portato il giocatore quando era a Prato. «Possibile che uno così giochi in C2?», si chiedeva Fabio Galante. Nel Prato c'era cresciuto, fantasista, trequartista, insomma quel ruolo che ti puoi permettere solo se hai talento, altrimenti giochi solo durante la settimana. Storia di dodici anni fa. Tre stagioni nelle giovanili con Vincenzo Esposito, il suo particolarissimo incubo, e poi l'esordio il 14 maggio 2000, 17 anni, al novantesimo dell'ultima giornata del campionato di C2 a Novara. Sembrava il momento buono. A luglio invece viene ceduto in prestito con diritto di riscatto all'Empoli, fa la Primavera, poca roba, a fine stagione torna a Prato, via, ancora e sempre peggio, va al Fucecchio in serie D, una stagione e ritorno a casa, ma c'è qualcuno che crede in lui, è la Fiorentina che fa la C2. Qui gioca poco ma non va malissimo eppure c'è un problema, anzi due problemi, due episodi di pneumotorace che non convincono la società viola e così torna a Prato. Bene? No, malissimo, perché qui ritrova Esposito che lo mette fuori squadra per motivi disciplinari. Siccome i talenti sono fatti per bisticciare con il loro destino, Diamanti va a Bergamo, sponda Albinoleffe, serie B, quindi qualcosa è arrivato, ma Elio Gustinetti lo ignora. E qui entra in gioco il destino. Le due società rinnovano la comproprietà e ad allenare l'Albinoleffe torna Vincenzo Esposito. Sembra la volta buona, i due hanno imparato a conoscersi, magari adesso filano d'amore e d'accordo, invece arriva l'ennesima mazzata, Esposito prima lo ignora poi a dicembre lo mette addirittura fuori rosa. Diamanti torna a Prato, metà cartellino riscattato e ceduto interamente al Livorno, dove adesso si è giocato i playoff dopo aver portato la squadra per mano con un gol e un assist nel primo spareggio con il Grosseto, partita che lo ha reso santo agli occhi livornesi.
Adesso sembra sia nel mirino della Sampdoria, addirittura prima alternativa alla eventuale cessione di Antonio Cassano, insomma qualcosa di grosso. Dicono che il ragazzo adesso ha messo la testa a posto, è un calciatore vero, si è appena sposato, gli è nata una bambina, forse non è più un ragazzo.
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