Bail in: cosa accade in caso di conto cointestato

Il tema del bail in preoccupa e non poco i risparmiatori. Il prelievo forzoso sui comnti correnti nel caso in cui la banca vada a gambe all'aria è uno spauracchio che ormai mette a rischio anche i correntisti italiani

Bail in: cosa accade in caso di conto cointestato

Il tema del bail in preoccupa e non poco i risparmiatori. Il prelievo forzoso sui comnti correnti nel caso in cui la banca vada a gambe all'aria è uno spauracchio che ormai mette a rischio anche i correntisti italiani. ma ci sono alcuni casi che vanno chiariti come quello del bail in in caso di conto cointestato. Bankitalia ha spiegato che "il limite resta sempre quello di 100 mila euro per ciascun depositante", spiega Glauco Maggi su La Stampa. E fa un esempio chiaro: "Se due coniugi hanno un conto cointestato con un deposito di 200 mila euro, la somma sarà tutta al sicuro, perché s’intenderà divisa al 50% fra moglie e marito (100 mila euro a testa), e ognuno dei due depositanti godrà della garanzia.

Ma bisogna fare attenzione. Proprio perché si prende in considerazione il depositante e non il deposito, nel conteggio rientrano anche altri conti correnti che fossero aperti, sempre nella stessa banca, da uno dei due coniugi, o da entrambi in cointestazione. Se invece un depositante ha più conti aperti in banche diverse, il limite di 100 mila euro vale per ognuno dei conti che si posseggono.

Quindi se due coniugi hanno, poniamo, due conti aperti in due banche diverse, e ogni conto ha un deposito di 200 mila euro, tutti i 400 mila euro sono protetti anche nel caso di "bail-in" di entrambe le banche. Infine nel limite si conteggia la quota del depositante sul deposito cointestato che, secondo le norme civilistiche, si presume paritaria tra i cointestatari.

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